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IN QUESTA SEZIONE ANALIZZEREMO ALCUNE DELLE DOMANDE E DEI DUBBI CHE PIU' FREQUENTEMENTE SORGONO O VENGONO POSTI DA CHI SI AVVICINA AL MONDO DELLE CONGAS
D Io ho un set composto da quinto e conga, va bene? Ho notato che a volte si vedono percussionisti che utilizzano il quinto come tamburo principale, altre volte, mi sembra, la conga. Ho provato a chiedere anche al mio maestro o ad alcuni amici che suonano con me, ma ognuno mi da un parere differente oppure dice che va bene comunque. E' giusto così o c'è una regola?
R In effetti nonostante le Tumbadoras siano Strumenti ormai da tempo diffusi in ogni angolo del mondo, c'è ancora chi commette qualche errore di valutazione nel momento di decidere come organizzare il proprio set, ed alcuni maestri purtroppo non fanno eccezione. Le regole esistono eccome!
La famiglia delle Congas comprende diversi tipi di Tamburi.
La "Conga". E' il Tamburo il più importante, il "cuore" del set intorno al quale ruotano gli altri Tamburi. Ha un diametro è di 11" ¾, un'intonazione media (generalmente tra il Do e il RE) ed è posizionata centralmente, davanti al Conguero. Grazie al diametro adeguato è il Tamburo corretto da utilizzare, unitamente alla Tumbadora, anche in fase di studio e l'allenamento.
La "Tumbadora". Ha un diametro di 12" ½, affianca la Conga (a destra per i destrorsi, a sinistra per i mancini) e presenta un intonazione più bassa rispetto alla stessa (generalmente in un range compreso tra il Fa e il Si a seconda dei casi) .
Il "Quinto". E' un Tamburo dal diametro più stretto rispetto alla Conga, circa 11", e dovrebbe essere utilizzato con tensioni piuttosto elevate (dal Fa, Sol e anche oltre) soprattutto, badate bene, per eseguire fraseggi e parti solistiche e quasi mai per l'accompagnamento; e men' che meno per studiare o allenare ritmi e rudimenti. Questo perché il diametro troppo stretto penalizza l'impostazione delle mani, costringendovi ad assumere delle posture sbagliate, cosa che sarebbe meglio evitare. Inoltre è sconsigliabile l'utilizzo del Quinto come Tamburo principale anche perché accordandolo come se fosse una Conga non permette di sfruttare le potenzialità del timbro acuto per il quale è stato ideato e, al contempo, non restituisce la profondità e le caratteristiche di una vera Conga.
Oltre a quelli citati abbiamo altre 2 tipologie di Tamburi: il "Requinto" che ha un diametro da 10", dunque ancora più stretto del Quinto e serve per il medesimo scopo, e la cosiddetta "Supertumba", che ha un diametro che può arrivare anche a 13", 14" o oltre, enfatizzando, timbriche bassissime.
L'errore più comune commesso, bada bene non solo dai principianti, ma ahimé talvolta anche da Percussionisti professionisti, Maestri, Insegnanti ecc., consiste nell'acquistare o consigliare un set di base composto dai Tamburi sbagliati ed ecco che spesso si esce dal negozio con un'accoppiata "Quinto/Conga", o peggio ancora, con i classici 10" ed 11", tanto economici quanto assolutamente inutili. Sgombrando subito il campo da ogni dubbio diciamo che il set di base corretto è uno soltanto ed è composto da CONGA da 11 ¾ e TUMBADORA da 12" ½, qualunque altro tipo di accoppiamento di Tamburi vi venga consigliato o proposto non va bene. Questo per quanto riguarda il set base, perché volendo utilizzare un set con 3 tamburi si acquisterà un' altra Tumbadora posizionando la Conga al centro, una Tumba a destra e l'altra a sinistra, a meno che non si voglia sfruttare la disposizione utilizzata ad esempio dal mitico Poncho Sanchez, che da sempre predilige il set "tutto a destra", con 2 Tumbadora a destra della Conga. Tornando alla disposizione classica si può inserire un'altra Tumba al centro davanti alla Conga, costituendo un Set con 4 Congas a "Rombo". E il "Quinto" mi chiederai tu? Il Quinto, come ho già detto, è uno Strumento che riveste un ruolo prettamente "solista" e dunque, principalmente, dovrebbe essere utilizzato da un solo Conguero per fraseggiare e di conseguenza acquistato solo in vista di questo eventuale impiego. Tra l'altro per ottenere sonorità squillanti nonché "Slap" penetranti, il Quinto non è indispensabile dal momento che con una Conga adeguatamente accordata (in Re o anche in Mi) e con la mano giusta, si ottengono Slap potenti e cristallini, mantenendo, al contempo, le caratteristiche da accompagnamento dello Strumento. Inoltre è sconsigliabile studiare lo Slap sul Quinto perché quest'ultimo favorisce la riuscita del colpo e questo, da un punto di vista "didattico" non aiuta. Naturalmente se ci si trova in una situazione d'emergenza nella quale non si hanno a disposizione Tamburi diversi, si possono sfruttare un Quinto come Conga o magari una Conga come Tumba, ma ripeto solo in situazioni limite nelle quali o ci si adatta o non si suona, ma al momento dell'acquisto del set conviene non commettere errori e partire col piede giusto.
D Ho un set da 2 Congas, ma vorrei ampliarlo ed inserire magari un altro Tamburo. Faccio bene o rischio di complicarmi la vita per niente? Nel caso decidessi di aggiungere il terzo Tamburo cosa dovrei comprare?
R In effetti "Con quanti e quali Tamburi suonare" è un argomento spesso molto dibattuto. Premesso che soprattutto all'inizio, è corretto studiare i Rudimenti sulla Conga e che con 2 Tamburi un buon Conguero è in grado di fare cose egregie, e si può inserire in qualunque situazione, tradizionale o moderna, ciò non toglie però che le Congas siano Strumenti dalle potenzialità eccezionali, e che l'utilizzo di più Tamburi, come ampiamente dimostrato da centinaia di Tumbadores in tutto il mondo, porti ad elevare ulteriormente le possibilità di impiego dello Strumento nei vari generi Musicali, sia dal punto di vista timbrico, che ritmico e melodico. Pensa che ancora oggi ci sono Maestri che predicano l'utilizzo del "set ridotto", quando i primi esperimenti ed inserimenti di 3, 4, 5 Congas nel set da parte di grandi pionieri dello Strumento, risalgono agli anni '50. Per fortuna viviamo nell'era della comunicazione, e se qualche anno fa la teoria di quegli stessi Maestri era difficilmente verificabile, oggi, grazie a Internet e al moltiplicarsi di Metodi, DVD didattici ecc. non solo sono innumerevoli le dimostrazioni di Tumbadores che utilizzano più Tamburi, ma anzi, direi che sono sempre più rari gli esempi di Percussionisti che ne utilizzano solo 2. Inoltre le potenzialità Ritmiche, Timbriche e Melodiche alle quali accennavo sono caratteristiche esaltate dall'utilizzo di un set da 3 o 4 Congas, che ti permette di eseguire pattern, ritmi ed accompagnamenti di grande impatto ed effetto, altrimenti impossibili con soli 2 Tamburi. Basta pensare, anche solo allo spettacolare stile di accompagnamento creato dal mitico Carlos "Patato" Valdez, pioniere dell'utilizzo di più Tumbadoras, incredibilmente efficace in molteplici situazioni, ma praticabile solamente con non meno di 3 o 4 Tamburi. Per non parlare di molti altri Pattern, siano essi tradizionali o moderni, che possono essere ancora più variegati ed efficaci se interpretati su più Tamburi. Personalmente consiglio, quando possibile, l'acquisto fin dall'inizio di un set di base composto da 3 Tamburi, 1 Conga e 2 Tumbadora. Questo semplicemente perché è indispensabile abituare prima possibile entrambe le braccia e le mani a spostarsi sui rispettivi Tamburi in modo veloce, sciolto e con un suono preciso e potente. Mi capita spesso, infatti, di far lezione con ragazzi che provengono da uno studio assiduo del set a 2 Congas e mi rendo conto ogni volta di quanto sia difficile, per loro, ricominciare daccapo tutto il lavoro per acquisire confidenza con il 3° tamburo.
Dunque sì senza dubbio all'utilizzo di più Tamburi, ma con stile e a ragion'veduta e senza mai perdere di vista la Musica ed il buon gusto, dal momento che, difficoltà tecniche a parte, l'unico rischio che si corre nell'utilizzare un set nutrito consiste nel farsi prendere un po' troppo la mano ed inserirsi in modo invadente e fuori luogo.
D il tono "Aperto" va portato tenendo l'avambraccio fermo ed utilizzando solo il polso o piegando il gomito e facendo cadere il colpo dall'alto con polso rigido?
R Per quanto riguarda l'Aperto c'è chi lo porta in un modo e chi lo porta in un altro. Alla base di tutto c'è comunque sempre un discorso di scioltezza e fluidità del movimento. In pratica non bisogna mai irrigidire le braccia e i muscoli del braccio e delle spalle non devono mai essere in tensione.
Sfruttando il movimento del polso il gesto risulta molto più sciolto riducendo ai minimi termini l'impiego di braccio ed avambraccio. Molti forzano il colpo per ottenere volume, mentre il volume è dato dalla pulizia del colpo stesso e dal giusto appoggio delle mani sulla pelle. Inoltre bisogna sempre cercare di tenere le mani basse più possibile vicine alla pelle dello strumento per non affaticarsi troppo e soprattutto per portare i colpi veloci con il minimo movimento, e questo si può fare utilizzando anche il Polso.
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D Cosa è il Mami-Papi?
R "Mami-Papi" è un termine onomatopeico che sta ad indicare il raddoppio di nota o di colpo portato in successione prima con una mano poi con l'altra.
In pratica portando in successione, ad es. l'Aperto ( ma si può eseguire anche con gli Slap) con destra e sinistra, anziché suonare un colpo con la Dx ed uno con la Sx se ne suonano due con l'una e due con l'altra. Fino a quando la velocità rimane entro limiti da codice della strada nessun problema, ma quando la stessa raddoppia o addirittura quadruplica, allora son dolori in quanto il suono deve comunque essere pulito e oltre un certo limite bisogna sfruttare il rimbalzo sulla pelle.
In poche parole è la successione D/D/S/S portata ad un punto tale di velocità tanto da diventare una breve rullata che può protrarsi anche per 1/2, 1 o più battute.
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D non riesco ad eseguire in maniera fluida e pulita il mami-papi, è un problema di tecnica o cos'altro?
R Credo che si tratti solo di esercitarti ripetendolo più che puoi, tenendo presente che comunque le mani non si "sciolgono" in poco tempo, ma ci vogliono parecchi mesi di esercizi ed allenamento.
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D Ultimamente sto' suonando parecchio, e tra prove e serate le mie mani si stanno affaticando e risentono dello stress. Come trattarle per limitare i danni ? Quali precauzioni prenderesia dal punto di vista tecnico/musicale, che da quello medico/sanitario dal momento che dolori ed infiammazioni varie sono già presenti in maniera continuativa.
R Per prevenire ferite o abrasioni basta fasciare le dita con il Nastro da Pallavolista ogni volta che suoni, almeno indice, medio ed anulare, mentre probabilmente tendiniti e dolorini vari sono dovuti soprattutto a qualche postura non corretta.
Personalmente ho avuto una sola volta un problemino all'ultima falange del medio della destra, un dolore piuttosto forte e localizzato in un piccolo ma fastidiosissimo punto del dito che mi ha costretto a sopportare le pene dell'inferno ogni volta che suonavo. Avevo persino paura che fosse scheggiato. Alla fine come è venuto se ne è andato. L'unica cosa che ho fatto gli ho messo su del Lasonil 3 volte al giorno per 20 giorni.
Dunque per quanto riguarda le dita fasciale, ma per quello che riguarda la tecnica la cosa fondamentale è non picchiare come un forsennato, ma cercare di ottenere un suono pulito ed un buon volume solo attraverso una corretta impostazione sullo strumento. Un' altra causa potrebbe essere la Pelle delle Congas, alcuni strumenti infatti presentano membrane troppo spesse che costringono il Percussionista a metterci troppa forza o a sforzarsi per ottenere un minimo di suono o comunque un suono decente. Dunque si a pelli spesse, ma senza esagerare inutilmente. In genere quelle montate dalle case in certi casi possono non essere strepitose, ma il più delle volte il problema è che non le si sa far suonare come si deve.
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D Cosa è il "Minislap"?
R "Minislap" è un termine utilizzato dal grande conguero Poncho Sanchez per indicare uno Slap chiuso che si utilizza, tra l'altro, per eseguire uno stile di Tumbao molto interessante ed efficace.
Il movimento, consiste nell'appoggiare il polso in prossimità del bordo dello strumento colpendo la pelle con la punta delle dita verso l'interno del Tamburo e formando una specie di "Conca" con la mano che rimane sempre comunque abbastanza arcuata. In realtà è abbastanza simile allo Slap che insegnano in certe scuole. Un Pattern tipico nel quale Poncho utilizza il "Minislap" è una classica variazione del Tumbao nella quale si inserisce con la mano sinistra lo "Slap Chiuso" al posto dell'ultimo colpo "Dita". Poncho, anziché portare i Polpastrelli verso il centro del Tamburo, lo suona quasi con il polso sul bordo della Conga dando vita ad una specie di "Slap Fantasma".
Grazie al "Minislap", Sanchez conferisce sapore al groove generale dalla figurazione enfatizzando molto gli Slap e un po' meno gli altri colpi utilizzando spesso il "Palmo fantasma" sul Bordo.
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D Quando suono col gruppo ho la possibilità di accordare le Congas, ma quando sono a casa come faccio, non avendo niente che mi possa dare le totalità desiderate?.
R Partendo dal presupposto che l'accordatura standard e per standard intendo utilizzata nella maggior parte dei casi da molti Congueri, si assesta tra il DO e il RE per la Conga, Tumba media in LA o Si e Tumba grave in Sol, il mio consiglio è di recarti in un normale negozio di strumenti musicali ed acquistare uno di quei praticissimi accordatori a bocca da pochi euro (di quelli che utilizzano i chitarristi per intenderci) e che riportano tutte le le note che ti possono servire di riferimento. A questo punto non importa se il SI è acuto o il MI è Grave, (a parte che ovviamente per i chitarristi esiste anche il MI "cantino" e dunque acuto, ma ciò che conta è avere le note di riferimento, e cioè ad esempio RE, LA, SI o SOL. In genere li vendono anche separatamente e dunque puoi acquistare anche solo le note che ti interessano.
Comunque se hai un cellulare di ultima generazione il "composer" ti da tutte le note che vuoi, ma nel caso tu non avessi un cellulare o che tu non trovassi l'accordatorino, solleva la cornetta del telefono e ascolta il "TU TU TU", in genere è un LA a 440 vibrazioni.
Per avere sempre in mente l'intervallo d'intonazione delle Congas puoi utilizzare un sistema abbastanza originale, ma efficace: non so se conosci i brani "Matilda" di Harry Belafonte e il famoso "Limbo Rock", ma sappi che in entrambi i casi le prime note corrispondono ad uno degli intervalli più comuni delle Congas. Dunque ti basta avere un LA e canticchiandoti ad esempio "Ma-til-da" trovi le altre note.
Sono entrambi brani piuttosto famosi e penso che quasi sicuramente li conoscerai, se no' vai di accordatorino a bocca! Altri brani che forniscono spunti per intonazioni interessanti sono "Oye como va", oppure "Smoke on the Water", prendendo, anche in questo caso le prime 3 note di ogni brano.
Un consiglio: se quando hai finito di suonare e dunque partendo da un intonazione giusta, allenti ogni tirante di ciascun Tamburo di tre giri di chiave, quando lo riprendi in mano tira ogni tirante di tre giri e, a grandi linee l'intonazione è la medesima e richiede solo una piccola aggiustatina.
D Ho accordato le mie Congas ma dopo 4/5 giorni si sono scordate e le ho dovute tirarare nuovamente per a riaccordarle. E' normale?
R Certo che è normale. Soprattutto all'inizio le pelli si devono assestare, e comunque anche successivamente andranno sempre regolate anche in base agli sbalzi di temperatura o al cambio del luogo dove suoni.
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D che prodotti si possono usare i per ammorbidire ed elasticizzare la pelle?
R Per quanto riguarda i vari trattamenti, si possono utilizzare l'olio di lino, il grasso di foca o la cera da candela. Ma tieni presente che non puoi esagerare con i primi due trattamenti utilizzandoli troppo spesso perchè la pelle rischierebbe di marcire assorbendo troppo. La cera invece resta in superficie e aumenta il "grip" sulla pelle.
Comunque è sempre meglio trattare le pelli solo se ne hanno realmente necessità.
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D ho appena comprato delle Congas nuove volevo sapere se devo mettere in pratica qualche particolare accorgimento per quanto riguarda le pelli, l'accordatura o comunque cosa si deve fare prime di suonarle per la prima volta?
R No, non ci sono pratiche particolari. Quando accordi per la prima volta non ti devi preoccupare se fanno dei rumori o strani cigolii, sono dovuti esclusivamente all'assestamento della pelle e del legno. Ti consiglio anche di stendere un sottilissimo strato di cera da candela (strofinandola su tutta la superficie della menbrana) su tutti i Tamburi e di ripetere l'operazione di tanto in tanto.
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D Cosa è il "Manoteo"?
R E' una parola sola per intendere il movimento Palmo/dita.
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D Come posso fare a velocizzare al massimo il Palmo /Dita?
R Per quanto riguarda la velocità, non solo del Palmo/Dita, ma di qualunque movimento, è solo questione di allenamento, più lo fai e più prendi dimestichezza col gesto e dunque velocità.
Allenati sia con la sinistra che con la destra.
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D Mi puoi spiegare come si esegue il Palmo/Dita e con quali parti della mano devo colpire la pelle per effettuarlo correttamente?
R Il Palmo/Dita o "Manoteo" si esegue appoggiando la mano sulla pelle circa come per il BASSO, ma con il palmopiù spostato verso il bordo esterno, alternato al movimento delle Dita che, se eseguito in modo accentuato, diventa abbastanza simile ad un' leggero slap.
Nell'portare il 1° colpo fai attenzione a non commettere l'errore di appoggiare il palmo della mano tenendo le dita sollevate (come, haimè, insegnano alcune scuole e addirittura alcuni video didattici) in quanto ciò, oltre a generare un brutto suono, causa un irrigidimento dei muscoli della mano e del braccio, affaticandoti notevolmente.
Dunque ti consiglio di eseguire il Manoteo appoggiando tutta la mano sulla pelle in modo estremamente rilassato, sollevando le dita per eseguire la seconda parte della figurazione solo dopo che l'arto è completamente appoggiato.
È solo dopo aver portato il 1° colpo completo che il palmo e le dita si sollevano alternativamente sulla pelle quel tanto che basta per far sentire bene il suono (ma senza mai staccarsi completamente) e dando vita alla figurazione continuata.
Alcuni percussionisti lo eseguono staccando la mano dal tamburo ad ogni colpo, altri invece creano una specie di movimento ad "altalena" e la mano appoggia sempre al tamburo. Quest'ultima sarebbe il modo più corretto di portare il colpo.
Le dita devono colpire la pelle con le ultime due falangi.
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D Quando suono, le mani sulla Conga devono essere diritte (con le dita che "guardano" di fronte a me) oppure devono essere oblique verso il centro della pelle?
R Le mani devono risultare con le punte rivolte verso il centro del Tamburo e formare circa un angolo di 90°, nel caso del Tumbao formano una specie di "T" ruotata a ore 10.
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D Il pollice nell' Aperto deve stare attaccato alla mano, staccato oppure in nessuno dei due modi ma semplicemente rilassato?
R Il pollice deve essere rilassato come il resto della mano e rimanere semichiuso, non troppo attaccato, ma neanche a "L".
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D la mano nel tumbao si tiene tutta appoggiata oppure curvata in modo che appoggino solo la fine del palmo e le due falangi delle dita?
R Se intendi durante l'esecuzione del "MANOTEO" (movimento fondamentale parte integrante del TUMBAO ) la mano deve appoggiare tutta e in modo rilassato, mai incurvarla o peggio far toccare solo le 2 estremità!
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D quando nel Manoteo suonano le dita il palmo deve essere completamente sollevato o può anche restare appoggiato?
R Quando suonano le dita il palmo è appoggiato per qualche istante e si solleva subito dopo per eseguire il colpo "Palmo"
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D Nel Manoteo le Dita devono essere tenute unite o un pò aperte e rilassate?
R Le dita vanno tenute il più possibile rilassate e semiaperte e dunque in posizione naturale.
Quando sono appoggiate al Tamburo devi poter inserire una matita tra un dito e l'altro.
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D Che differenza c'è tra il colpo "Palmo" e il "Basso"?
R Il "Basso" è un suono che in genere si ottiene colpendo la pelle con una certa energia con la mano più spostata verso il centro del Tamburo e si può eseguire colpendo la membrana anche solo con il palmo della mano con le dita leggermente sollevate. Il "Palmo" può essere simile, ma eseguendo ad esempio il "Tumbao" o il "Manoteo" si porta mantenendo il polso più vicino al bordo e con la mano sicuramente più rilassata e completamente appoggiata sullo strumento dita comprese.
Inoltre il "Basso" si può eseguire con le dita chiuse, mentre nel "Palmo" sono semiaperte.
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D Come posso fare a dare più "corpo" e volume ai colpi della mano sinistra?
R E' solo una questione di esercizio ed allenamento.
Qualche ora di "Manoteo" variando la velocità e magari enfatizzando un po' lo slap nel movimento "dita" dovrebbe risultare utile.
Tieni presente che il corpo ed il volume non si ottengono forzando i colpi, ma eseguendoli in modo corretto e sfruttando il peso della mano rilassata.
D A volte nei brani mi capita di sentire un suono particolare, profondo e prolungato, simile ad un glissato. Potrei sapere cos'è e come si fa?
R Se ti riferisci ad un suono simile ad un "Vuuu…" è una specie di vibrazione della pelle che si ottiene facendo scorrere (per tutto il diametro del tamburo o anche solo in parte) il polpastrello del dito medio sulla membrana sfruttandone la vibrazione dopo aver eseguito l'"aperto" con l'altra mano. È preferibile eseguirlo sulla Tumbadora dal momento che generalmente le condizioni per ottenere un buon effetto sono: un tamburo dal diametro largo e l'intonazione abbastanza "grave" dello stesso. La difficoltà consiste nel trovare la giusta pressione sulla pelle del dito che deve scivolare delicatamente quasi sfiorando la membrana fino ad innescare la vibrazione. È utile, ma non necessario, eseguirlo dopo essersi inumiditi il dito con un po di saliva, soprattutto se si esegue su tamburi con accordature più acute.
E' comunque un suono che va cercato e per il quale occorre un minimo di sensibilità e di pazienza. Provando e riprovando dopo un po' viene.
In pratica metti le dita come se volessi fare il gesto "OK" con il medio, percuoti la pelle e subito dopo fai scorrere il polpastrello da una parte all'altra del casco.
Per farti un esempio di come funziona il meccanismo posso dirti che è un po come il "Larsen" che si innesca quando fai scivolare un dito inumidito sul bordo di un bicchiere, tipico giochino che si fa fuori a cena con gli amici a fine pasto.
E' utilizzato soprattutto nei brani lenti, o come "stacco" raffinato negli stop.
Con un po' di pratica puoi eseguirlo anche senza inumidirti il dito e anche senza eseguire l'aperto prima.
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D Alcuni Congueri appoggiano il gomito sulla pelle, è solo un colpo coreografico o serve realmente?
R L'utilizzo del "Gomito" serve a modificare il "Pitch" (l'intonazione) dello Strumento. Si utilizza il gomito in quanto dal momento che la caratteristica del suono delle Congas consiste nel perdurare qualche decimo di secondo, l'osso a punta, che costituisce la fine del gomito, permette di modificare l'intonazione lasciando "sfogare" la nota anche stoppando leggermente la pelle.
Inoltre spingendo con tutto il braccio, si può senz'altro esercitare una pressione maggiore rendendo efficace il colpo e il suono. A volte si può utilizzare anche la base del Palmo, che permette di modificare il "Pitch", ma ottenendo una nota più stoppata.
Inoltre col gomito riesci ad esercitare una pressione maggiore variando in modo più ampio e preciso l'altezza delle note.
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D A volte ho l'impressione che le mani non siano" fluide" sullo strumento e che risultino come "appiccicose" e sudaticce rallentando i movimenti. Cosa posso fare?
R Oltre ad asciugarti le mani e ad asciugare le pelli delle Congas tra un brano e l'altro, ti suggerisco di tenere a portata di mano un po' di comunissima farina da spargere di tanto in tanto sulla membrana o da strofinarti tra le mani quando cominciano ad essere troppo sudaticce.
Questo perché talvolta le mani sudate e le pelli umide possono togliere scioltezza all'esecuzione e penalizzano la velocità ed i movimenti.
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D Ho qualche problema con i vicini di casa, come posso fare per "insonorizzare" le Congas?
R In effetti il tuo è un problema che attanaglia molti e di non facile soluzione. In certi casi basta coprire le pelli con un panno o un asciugamano di spugna per avere un effetto già abbastanza attutito, sentendo ugualmente quello che stai suonando e dunque potendo allenarti disturbando meno. Tieno conto che più sono spessi il panno o l'asciugamano e, ovviamente, più il suono è attutito.
Siccome suonando ti può scivolare puoi fermarlo, ad esempio, con dei merletti da bucato ai attaccati ai tiranti.
Premesso che ovviamente dal punto di vista sonoro i colpi sono attutiti e dunque l'acustica cambia, comunque i suoni si distinguono nettamente l'uno dall'altro e soprattutto lo slap mantiene le caratteristiche senza problemi, dunque questo sistema è utile soprattutto se vuoi allenare la tecnica, i movimenti, lo spostamento delle braccia, il manoteo ecc.
E' un ottimo sistema anche per i Timbales che notoriamente fanno ancora più frastuono delle Congas. Il problema vero sorge quando, ad esempio in un condominio, ma anche in un comune appartamento, il suono viene trasmesso da piano a piano. Ecco che allora la soluzione diventa ardua, ma soprattutto dispendiosa, dal momento che bisognerebbe intervenire con pedane, materiali insonorizzanti ecc.
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D Vorrei programmare sul Computer alcuni pattern di Son, Rumba, Songo' con i principali strumenti da accompagnamento per esercitarmi con le Congas. In particolare vorrei conoscere il ruolo svolto dal Basso in ognuno di questi ritmi per poterlo inserire nei pattern.Come posso fare?
R Credo che potrebbe esserti utile un video dal titolo "Funkifying the Clave - Afro-Cuban Grooves for Bass and Drums -" di Lincoln Goines & Robbie Ameen. Spiega, abbastanza chiaramente, il ruolo della Batteria, ma anche del Basso, in alcuni dei principali ritmi latini. Per certi versi è abbastanza interessante e potrebbe essere quello che fa per te. Anche in molti altri video della DCI, ad esempio su quelli di Hidalgo, suona spesso il bassista e anche li potresti trovare quello che cerchi soprattutto per quanto riguarda il Son, il Songo ed il Bolero.
Comunque se ti serve il giro di basso dei vari ritmi credo che ascoltando attentamente qualche CD di Salsa non dovresti avere difficoltà ad isolare lo strumento e a tirare giù le varie figurazioni.
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D Dovendo acquistare dei supporti per Congas, sono meglio singoli, a "canestro" o il supporto "ad asta centrale" su qui collocare i due Tamburi?
R Sicuramente a Canestro dal momento che da una parte sono molto più stabili e dall'altra più versatili, dal momento che puoi orientare e posizionare i Tamburi a tuo piacimento.
D I supporti in dotazione allo strumento sono troppo bassi e poco stabili, come posso fare?
R In effetti il problema dei supporti commerciali è che a volte (quasi sempre) sono troppo bassi e ti costringono ad una posizione scomoda ed innaturale e quelli economici sono anche un po' "ballerini".
Credo che una soluzione interessante potrebbe essere farteli fare su misura da un fabbro. Io ho suonato per molti anni in piedi, e me li ero fatti costruire in base alla mia altezza e alla mia impostazione.
D Secondo te per diventare un "bravo conguero" è assolutamente necessario studiare a fondo e suonare folklore Afrocubano e dunque Rumba in tutti i suoi stili e la Musica Religiosa?
R Le Congas, per varie ragioni, sono una brutta bestia per chiunque per due motivi: innanzi tutto perché non appartengono alla nostra cultura, e poi perché troppo spesso ci si approccia allo strumento senza la consapevolezza delle reali difficoltà alle quali si va incontro.
Premetto che personalmente considero le Congas lo strumento a percussione più moderno e versatile, dopo la Batteria, e proprio per questo studiarlo, conoscerlo e dominarlo a fondo richiede anni ed anni di esercizio, allenamento, sacrifici e disciplina.
All'inizio, ma non solo, è fondamentale iniziare dalla tradizione e dalle radici nei classici ritmi Latini soprattutto per cercare di entrare a fondo in un tipo di cultura, concezione ritmica e linguaggio non solo diversi, ma anche estremamente complicati. Naturalmente senza tralasciare di prendere in considerazione anche i generi Musicali moderni e "nostrani".
Purtroppo, infatti, anche se negli ultimi anni hanno avuto indubbiamente un discreto sviluppo sia dal punto di vista tecnico che dell'impiego in ambito musicale, le Congas stentano comunque un po' a decollare a causa di una sorta di "fama di strumento prettamente latino" che si ritrovano cucita addosso e che faticano a scrollarsi; Spesso anche per colpa di alcuni insegnanti che si limitano a divulgare sempre e solo i classici stili e ritmi Afro Cubani senza prendere più di tanto in considerazione l'impiego dello strumento in ambiti più moderni ed attuali.
Personalmente posso dirti che, credo, sia sbagliato considerare lo studio e la pratica del folklore Afrocubano un punto d'arrivo, mentre probabilmente potrebbe essere più giusto vederlo come il punto di partenza!
Approfondire lo studio delle "Clave", i fraseggi sincopati e i "controtempo" tipici degli accompagnamenti e degli Assoli della Musica Afrocubana, è, come ho già detto, fondamentale, perché tale pratica ti apre la mente ad un modo di interpretare il ritmo, la Musica e tutto ciò che ne consegue, come pochi altri stili possono fare. Ma per poter dire di essere un buon Conguero non basta imparare la tecnica, i ritmi, o essere veloci o virtuosi, bisogna, prima di tutto, essere in grado di esprimersi, parlare e comunicare attraverso lo Strumento, in modo corretto, pulito e al servizio della Musica, applicando l'esperienza e tutte le nozioni apprese sulla Musica "suonata" (inteso come suonata dal vivo) e soprattutto a tutti i generi Musicali, non solo quelli Afrocubani. Altrimenti sarebbe un po' come pensare di saper giocare a Scacchi solo perché si conoscono le regole e le mosse dei singoli pezzi!
Per quanto riguarda il genere musicale è chiaro che se il tuo intento è di suonare soprattutto musica Latina, dovrai avere per essa un occhio di riguardo applicandoti maggiormente in quella direzione, ma questo non significa che tu debba diventare un pozzo di scienza o uno Storico del genere Afrocubano. Quando hai imparato a dominare la Clave, i ritmi e le figurazioni fondamentali, sei già a buon punto, ma intanto ti consiglio di allargare, fin da subito, i tuoi orizzonti anche al Rock, al Jazz, al Blues, al Funky, al Pop ecc;
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D Vorrei sapere cosa si intende per Tempo o Ritmo "sincopato" e come e quando si usa.
R I ritmi sincopati in genere si utilizzano nei brani "Shuffle" "Swing" "Blues" ecc.
Se devi accompagnare uno Swing in genere puoi usare il "Tumbao" sincopato. In questo caso i colpi e la diteggiatura sono identici al Tumbao che utilizzi per la Salsa, ma l'intenzione è "Saltellante" e serve per adattarsi all'andamento Swing.
Lo stesso discorso vale anche per molti ritmi Funky o Soul, che se eseguiti "Pari" suonano in un modo, mentre sincopati o Shuffle suonano in un altro. In effetti non è facile far capire cosa si intende attraverso un Computer, probabilmente con un esempio pratico capiresti in un attimo.
Tieni conto che in genere ascoltando accompagnando Swing o Shuffle, non hai problemi perchè si possono accompagnare solo in un modo, mentre per i brani Funky o Soul devi prima capire se l'intenzione è "Pari" o "Sincopata" e adattare la figurazione in quella direzione.
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D Ho appena acquistato le mie prime 3 Congas e non so come si accordano.
R Le Congas, come ogni altro strumento, devono essere accordate e per farlo esistono delle regole e dei punti di riferimento soprattutto per quanto riguarda l'aspetto melodico e musicale dello Strumento ancor prima di quello tecnico.
In genere le Congas hanno un intervallo che può essere di 3° o anche di 4°, tra le intonazioni più diffuse troviamo DO o RE per la Conga, LA o Si per la Tumba media e Sol per la Tumba Bassa. Tieni conto che queste sono note di riferimento, ma passibili di variazioni a seconda degli stili e i generi Musicali che vai ad eseguire.
Man mano che procedi con l'intonazione, suonando l'Aperto la nota deve risultare netta e ben comprensibile su tutti i tamburi e, possibilmente, deve durare qualche frazione di secondo.
Fai attenzione perché suonando con lo strumento appoggiato atterra il suono viene penalizzato, diventando più corto e secco, a causa della chiusura del buco di sfiato. Questo comporta inoltre un'evidente differenza di intonazione a seconda che il foro sia aperto, semichiuso o completamente chiuso.
Dal momento che la posizione del tamburo centrale (la CONGA) è leggermente piegata in avanti, mentre lo accordi ascolta l'intonazione piegandola altrimenti le note risultano diverse.
Quando accordi cerca di stringere i "Tiranti" gradualmente ed in modo omogeneo, ricordandoti quello di partenza, e dando di volta in volta un giro di chiave per ogni tirante per poi passare a quello successivo. Soprattutto all'inizio non preoccuparti se senti strani rumorini o cigolii, sono assestamenti della Pelle e del Legno.
Per evitare che il cerchio prenda una forma storta quando inizi ad accordare, partendo dalla pelle completamente lenta, stringi i tiranti a posizioni incrociate anziché uno di seguito all'altro fino a quando le viti non cominciano ad esercitare un leggero sforzo dopodiché procedi tirandoli uno dopo l'altro seguendo il senso antiorario.
Ascolta di tanto in tanto il suono dello strumento sino a raggiungere la nota desiderata.
Dopo aver tirato le pelli e trovato la giusta intonazione picchia il centro del tamburo con qualche pugno o col palmo della mano in modo abbastanza energico, sentirai che cedono un po', dopodiché procedi ad affinare definitivamente l'intonazione con ½ giro di chiave per ogni tirante.
Prova picchiettare la pelle in corrispondenza dei Tiranti e controlla che l'intonazione sia la stessa per ogni Tirante. Ricordati nche l'accortdatura dello Strumento è una pratica non semplice, soprattutto all'inizio e richiede molta cura ed esperienza.
Molti consigliano di allentare la pelle ogni volta che si finisce di suonare, non solo per preservare la membrana, ma anche per evitare la deformazione della filettatura dei tiranti sottoposti ad un notevole sforzo soprattutto nel Quinto e nella Conga o dello stesso casco che potrebbe ovalizzarsi.
In realtà su questo punto esistono differenti pareri, in quanto c'è chi sostiene che lasciare la pelle sempre in tensione contribuisca a migliorare le stabilità dell' accordatura e la qualità del suono dello Strumento, e inoltre che lo "sfregamento" della pelle sul bordo ogni volta che la molli e la tiri può produrre abrasioni all'interno della stessa nel punto di appoggio.
Inoltre con l'andare del tempo anche stringere e tirare in continuazione può causare qualche problema alla filettatura dei tiranti, e se provi ad informarti sui pezzi di ricambio dei blocchi…
Dunque, sulla base di queste informazioni lascio a te la scelta se allentare la pelle o meno. In ogni caso fallo sempre almeno quando sai che lo Strumento deve rimanere inutilizzato per parecchio tempo. Se comunque opti per la tattica del "Tira e Molla" tutti i giorni per comodità ti consiglio di non "mollare" completamente le pelli, maade sempio il Quinto di tre giri di chiave per ogni tirante la Conga di due e la Tumbadora di uno, in modo che, quando la volta successiva dovrai tirarli, ti basterà stringerli con uno (T), due C e tre giri (Q) e l'accordatura sarà pressoché la medesima.
D Non riesco ad ottenere suoni acuti dalla Conga anche stoppando la pelle come nel Tumbao. Ho provato ad accordarla tirando molto la pelle, quasi come un Quinto, ma l'Aperto risulta troppo "asciutto" e poco prolungato. Cosa devo fare? E' possibile che sia una mia carenza tecnica? Devo rassegnarmi ad acquistare anche un Quinto?
R Temo che il tuo problema sia più di carattere tecnico che strumentale.
Con una CONGA intonata in RE (dunque nemmeno tanto acuta) eseguendo lo Slap (sia stoppato, che aperto, che chiuso) nel modo giusto, gli acuti devono uscire senza problemi.
Probabilmente è una questione di impostazione ed allenamento. Gli Slap puliti, secchi, squillanti e brillanti non riescono facilmente, e richiedono ore ed ore di studio ed esercizio.
L' acquisto del Quinto credo non sia la soluzione più giusta anche perché non andrebbe mai utilizzato come Tamburo principale, e comunque ti porterebbe ad eseguire più facilmente le note acute penalizzando notevolmente lo sviluppo della tecnica.
Fossi in te farei il contrario, mi allenerei a tirare fuori lo Slap dalla Tumbadora intonata in La o Si; Se ci riesci quando rimetti le mani sulla Conga ti sembra uno Djembè!
D Devo acquistare un paio di Congas, mi consigli Conga e Tumbadora o Quinto e Conga? E di che misure?
R Sicuramente Conga da 11"3/4 e Tumbadora da 12"1/2. Null'altro.
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D Quando si parla di "Rumba" ci si riferisce spesso al "Guaguanco'". Ce ne sono altre?
R Oltre al "Guaguancò", che è senz'altro una delle più classiche, accattivanti e diffuse espressioni di Rumba, ne esistono altri tipi come la "Columbia", la "Yambù", la "Resedà", la "Jiribilla", la "Mambo/Rumba", o il più recente (nel senso che si è sviluppato e divulgato negli ultimi anni) "Guarapachanguero", uno stile di Rumba creato da una famiglia di Rumberi Cubani: "Los Chinitos". Questo, naturalmente rimanendo nell'ambito degli stili Afrocubani, perchè esiste, ad esempio, anche la "Rumba Gitana" Spagnola (quella che utilizzano spesso i Gipsy Kings per intenderci) che in genere non si accompagna prettamente con le Congas (anche perché un Rumbero Gitano con la sua chitarra produce un tiro micidiale già da solo) ma con il Cajoni o con i Bongos.
Poi ci sono alcuni tipi di Rumba-Groove a mio avviso straordinari, che spesso si utilizzano per accompagnare brani particolarmente veloci tra i quali troviamo, ad esempio, la "Mambo Rumba", della quale puoi trovare alcuni esempi ascoltando qualche CD di Santana, Hidalgo oppure Poncho Sanchez, ma sono comunemente utilizzati in genere dalla maggior parte dei Percussionisti.
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D E' meglio la Pelle sintetica o la pelle Naturale?
R E' un po' lo stesso discorso di Legno o Fibra di Vetro, dipende dal tipo di sonorità che vuoi ottenere. La pelle naturale è più Calda e morbida, quella sintetica è più squillante e ricca di armonici. Quella naturale risente molto delle variazioni climatiche e degli sbalzi di temperatura, mentre quella sintetica è più stabile. Personalmente comunque ti consiglio la pelle naturale.
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D Che tipo di intonazione mi consigli per iniziare?
R Re o Do per la Conga e Si, La o Sol per la Tumbadora
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D Qual è l'accordatura più usata tradizionalmente?
R Diciamo che pur non esistendo una vera e propria "Codifica ufficiale" delle intonazioni più utilizzate, in genere la stragrande maggioranza dei Congueri, assesta l'accordatura della Conga (tamburo principale) in Re o Do, mentre per quanto riguarda la Tumbadora spesso si può riscontrare intonazione in Si, oppure La o Sol.
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D L'accordatura cambia in base allo stile suonato?
R Certamente, quando accordi devi sempre tener conto del genere musicale che ti appresti ad accompagnare. Se suoni Salsa o Jazz è meglio prediligere intonazioni medio/basse, ad esempio Re/Do (C) - La/Sol (T) mentre accompagnando Funky, o Latin Jazz, puoi assestarti su intonazioni più alte come ad esempio Mi (C) / Do(T) o anche oltre.
D Suonando dal vivo, nelle spie solitamente si tengono solo gli altri strumenti o anche i propri?
R Ti consiglio di tenere in spia ben udibili Cassa, Rullante, Charleston e Basso per dialogare bene con gli altri della sezione ritmica, e un po' di tutto il resto più basso per avere un quadro generale dell'andamento dei brani. Personalmente in genere tengo le Congas molto basse nelle spie perchè preferisco sentire bene gli altri e non ho bisogno di sentirmi più di tanto perchè so quello che sto facendo.
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D Presto acquisterò tre congas, cosa mi consigli? Ho sentito dire che il Quinto non è necessario, è vero?
R Il set corretto consiste in una CONGA da utilizzare come tamburo principale e 2 TUMBADORA da posizionare a destra e a sinistra.
In effetti il Quinto non solo non è necessario, ma è l'ultimo Tamburo da comprare e farlo soprattutto solo se pensi di utilizzarlo da solista. Se hai una buona tecnica e dunque un buon SLAP sia aperto che chiuso, non hai bisogno di un Quinto ne tanto meno di tirare la Conga in modo esasperato.
D Qual è il set migliore o, quantomeno, più corretto da utilizzare?
R Con 2 Tamburi CONGA E TUMBADORA, con 3 Tamburi 1 CONGA e 2 TUMBADORA
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D Vorrei un consiglio sul posizionamento delle congas.
Molti di quelli che ho visto suonare, suonano con Quinto al centro Conga a sinistra e Tumba a destra. Anche io adotto questo sistema , ma a volte uso il Quinto al centro la Conga a destra e la Tumba ancora piu' a destra. E' corretto?
R La posizione dei Tamburi è abbastanza soggettiva e varia in base allo stile e alle necessità dei vari Congueri. C'è chi utilizza il Quinto al centro, la Conga a sinistra e la Tumbadora e destra, oppure chi mette la Conga a destra e la Tumbadora ancora più a destra. La prima situazione è in teoria la più corretta dal punto di vista scolastico e stilistico e aiuta a prevenire l'insorgere della cosiddetta "mano debole" e come si sa, "prevenire è meglio che curare".
Con un tamburo anche a sinistra, infatti, si costringe la mano sinistra a lavorare e a rinforzarsi sia per ciò che riguarda il movimento, la scioltezza e la velocità di esecuzione.
Personalmente mi piace molto anche il "tutto a destra" e, a seconda delle situazioni mi capita di utilizzarlo spesso quando suono solo con tre Tamburi.
Comunque molti percussionisti utilizzano il "Tutto a destra", tra cui Poncho Sanchez, Marc Quinones, o Jerry Gonzales Conguero del grande Tito Puente, che però utilizza la Conga al centro, il Quinto a destra e la Tumbadora ancora più a destra.
Dunque puoi utilizzare senza problemi entrambe le soluzioni. Tieni conto che abbiamo parlato di Quinto Conga e Tumba perchè hai accennato a quei Tamburi, ma il set corretto sarebbe Conga e 2 Tumbadora.
D Ho acquistato un nuovo paio di Congas e suonando l'aperto sulla Conga mi sembra ci sia qualche armonico di troppo. E' normale? Se è un difetto a cosa è dovuto, al tipo di pelle, all'accordatura?
R Gli armonici indesiderati possono essere dovuti alle meccaniche o, ma più raramente, al tipo di pelle. In particolare quelle troppo sottili potrebbero generare questo problema. In genere comunque è un difetto che con il tempo si attenua anche parecchio e, in certi casi, scompare del tutto. In teoria dovrebbero essere fastidiosin soprattutto suonando da solo, mentre accompagnando altri strumenti (batteria, basso, chitarra, tastiere ecc.) normalmente diventano quasi o totalmente inudibili. Come dicevo all'inizio in genere il problema può essere attribuito alle parti metalliche dello strumento che vibrano e risuonano, ed in particolare ai moderni cerchi "Comfort". Infatti, gli Strumenti con i cerchi tradizionali (che personalmente preferisco) tendono a non presentare quel problema e ad avere un suono molto più caldo e pulito.
D Ho comprato un "Requinto" e un "Quinto" misure 10 e 11. Si tratta di due Congas a dimensioni ridotte oppure sono due elementi del set che con le Congas vere e proprie hanno poco a che fare?
R Buona la seconda! Se hai intenzione di imparare a suonare le Congas o comunque di utilizzarli come Congas ti dirò che si tratta di Tamburi inutili, che hanno poco a che fare con le Congas e che al massimo puoi inserire in un set e già composto da Tamburi seri per arricchirlo del punto di vista della sonorità.
Purtroppo utilizzare e soprattutto studiare su Tamburi dal diametro piccolo comporta dei problemi non indifferenti sia dal punto di vista sonoro che tecnico/posturale.
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D Dovendo suonare dal vivo vorrei sapere qual è il sistema migliore per amplificare le Congas?
R Credo che la risposta alla tua domanda dipenda soprattutto da quante Congas utilizzi. Il sistema migliore potrebbe essere un microfono, specifico per percussioni, per ciascun Tamburo. Dunque se devi amplificare solo 2 o 3 Tamburi quel sistema va più che bene. Il problema può nascere quando devi amplificare più Congas e dunque dovresti dotarti di un parco microfoni non indifferente. In questo caso i semipanoramici possono essere utili.
Personalmente molto spesso utilizzo 2 soli microfoni mod. Beyedrynamic Opus 53 in grado di riprendere egregiamente anche 4 Tamburi. e i fonici sono particolarmente soddisfatti del risultato, anche perchè quando arrivo sul palco con tutto il set in genere si mettono le mani nei capelli! Inoltre ci sono meno aste, cavi ecc. in giro. In alternativa utilizzo Beyerdynamic Opus 87 "a pinza" (1 per ogni Tamburo) sia sulle Congas che sui Bongos.
Laddove esista il Service comunque, se è ben attrezzato comunque non dovrebbe avere problemi ad amplificare più Tamburi.
D Mi si formano dei "calletti" sulla punta delle dita e su altre parti della mano. E' un problema?
R Potrebbe essere un problema in quanto i calli possono far male, infastidire l'appoggio della mano, la sonorità e, ma soprattutto, molto spesso, sono sintomo di una non corretta postura della mano sullo strumento. E' un po' lo stesso discorso dei calli ai piedi, vengono se cammini male, con le scarpe sbagliate o se appoggi il piede in modo scorretto. Per le mani è lo stesso, se la posizione sulla membrana è rilassata, naturale, sciolta e corretta, difficilmente si formano i calli.
Per evitarne l'insorgere comunque innanzi tutto quando sai che devi suonare per molto tempo, 1, 2 ore o più, devi fasciarti le dita, soprattutto Indice, Medio ed Anulare e questo per prevenire oltre che l'insorgere dei calli, seri danni alla pelle e alle dita stesse.
Per farlo ti consiglio di utilizzare il "nastro da Pallavolista" che puoi reperire in tutti i negozi di articoli sanitari.
Tieni presente che i calli, anche se in minima parte, possono risultare un piccolo ostacolo tra la sensibilità della tua mano, delle tue dita e la pelle dello strumento e dunque potresti provare a "limarli" un po' con una limetta per unghie
Molti pensano che siano normali soprattutto se si suona da molti anni e addirittura c'è chi sostiene che converrebbe farseli venire apposta. Niente di più sbagliato, dal momento che molti grandi percussionisti (ad esempio Hidalgo e Changuito) non presentano callosità alle mani anche se suonano da decine di anni.
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D Per imparare a fare lo Slap velocemente e a ripetizione mi hanno consigliato di posizionare un pezzetto di legno sulla pelle del tamburo, all'altezza in cui andrà a battere il palmo. Colpendo, per forza di cose il palmo si fermerà nel legno e la punta delle dita (o polpastrelli) colpiranno come una frusta la pelle del tamburo. E' una tecnica giusta?
R In effetti quello è un espediente che può essere utile all'inizio per approcciarsi allo studio dello Slap, ma non serve a velocizzarlo. Dal momento che eseguendo lo Slap in genere toccano la pelle prima i polpastrelli, tale pratica, che consiste semplicemente nel cercare di farti mantenere una postura corretta dal momento che non dovresti toccare il pezzetto di legno portando il colpo. Comunque per provare puoi utilizzare benissimo anche una penna BIC o una matita.
E vero che sistemare il pezzetto di legno sulla pelle nel punto dove appoggia la mano è un espediente per costringere la mano stessa a toccare la pelle solo con la punta delle dita, ma dopo un po' devi toglierlo e provare a ripeterlo senza legnetto anche perchè, quando dovrai suonare in concerto, non avrai alcun legnetto, ci sarete solo tu, le tue mani e le tue Congas.
Inoltre la tua mano si deve abituare a fare quello che dici tu, se si abitua ad arrivare sullo strumento trovando il legnetto, quando lo togli rischi che il palmo abituato a fermarsi sul legnetto non freni la sua corsa e tocchi la pelle assieme alle dita!
Volendo ci sono altri giochetti similari, per aiutarti nello studio dello Slap, ad esempio colpire lo strumento fingendo di raccogliere dalla pelle dei piccoli sassolini immaginari, in questo modo, ritraendo le dita, all'inizio del colpo toccherai il tamburo solo con i polpastrelli.
Comunque qualunque espediente alla fine è un palliativo. Per imparare lo Slap, sia aperto che chiuso, porta il colpo esattamente nella posizione dell'aperto, con le dita socchiuse e tocca la pelle solo con i polpastrelli, mettici 1, 2, 3 ore, una settimana o un mese, ma alla fine tiralo fuori!!!
E senza legnetti!
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D Faccio molta fatica ad eseguire lo Slap, cosa posso fare?
R Perseverare! Portare il colpo in modo rilassato e lasciare che pian piano esca da solo. Evita di portare il colpo con troppa foga e di usare troppo il braccio, sfruttando più il Polso e il peso della mano rilassata.
Naturalmente fai attenzione a colpire la pelle solo con i Polpastrelli e appoggiando la base del Palmo al bordo del tamburo facendo scattare le dita in avanti come una catapulta.
Comunque non ti scoraggiare mai, ci vogliono molte ore di allenamento per ottenere uno Slap degno di nota.
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D Si può lavare la pelle? Qualcuno può indicarmi un prodotto per detergere le pelli naturali senza danneggiarle come purtroppo è successo ad un mio amico?
R Si possono lavare le pelli, ma è una pratica spesso inutile e da eseguire con molta cura ed attenzione e soprattutto solo se esiste la reale necessità. Per farlo devi smontare le pelli dallo strumento, bagnarle ed insaponarle con un detergente neutro per poi risciaquarle con cura. Assicurati di aver tolto completamente il sapone prima di rimontarle. Non tirarle fino a quando non si sono perfettamente asciugate.
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D Vorrei acquistare un paio di Congas, ma ho un piccolo dubbio sul materiale, è meglio il Legno o la Fibra di Vetro?
R Per quanto riguarda il materiale, dipende soprattutto dal tipo di sonorità che vuoi ottenere e, in parte, dal genere musicale che prediligi accompagnare. La Vetroresina produce un timbro più metallico, squillante e ricco di armonici, mentre il legno è più caldo e corposo. Personalmente ho sempre suonato Congas in legno, ma talvolta mi diverto anche con la Fibra. Comunque per cominciare ti consiglio senz'altro il legno.
D Come si fa ad essere sicuri della accordatura della Conga? Esiste un riferimento preciso per la tonalità, o è solo un rapporto tra le accordature di quinto, conga e tumba?
R La Conga in genere si intona in DO o RE. Dunque se l'intervallo tra i tamburi può essere di terza o quarta, automaticamente sai in che note accordare gli altri tamburi. E' chiaro che per le note di riferimento puoi servirti di una tastiera, una chitarra un pianoforte o comunque di qualcosa da cui trarre la nota di base.
D Esistono differenze apprezzabili, nella restituzione del suono, tra i vari tipi di legno con cui sono realizzati i vari modelli di Congas?
R Sicuramente. Dal tipo di legno possono dipendere la sonorità, il timbro e la qualità dello Strumento e persino il Sustain del suono. Le Congas di livello professionale sono quasi sempre costruite con legni più pregiati, spessi e "musicali" di quelle economiche. E spesso presentano fusti molto più pesanti.
D E' fondamentale una tecnica corretta per suonare bene?
R Se togli il punto interrogativo dalla domanda trovi già la risposta! Comunque direi proprio di si, una buona preparazione tecnica è fondamentale non solo per suonare bene, ma anche per suonare in modo più sciolto, rilassato e per affaticarsi meno.
D Chi è secondo te il miglior Conguero del mondo?
R Ti potrei rispondere che "dipende dai gusti", dal momento che ovviamente nel mondo ci sono tanti bravi Congueri e Percussionisti, ma a tutt'oggi credo che Giovanni Hidalgo sia ancora inarrivabile dal punto di vista non solo della tecnica, ma soprattutt della creatività e della Musicalità. Inoltre è colui che attraverso il suo stile e il suo linguaggio formidabile negli ultimi anni ha contribuito a far crescere lo strumento in modo esponenziale sotto tutti i punti di vista dando una grande spinta in avanti all'espansione delle Congas a livello mondiale.
D Si può accompagnare il Jazz con le Congas?
R Sicuramente! E' dagli anni '50 che i grandi Jazzisti inseriscono le Congas nelle lodo orchestre e questo lo dobbiamo al grande Dizzie Gillespie che ebbe l'intuizione di inserire il mitico Conguero Chano Pozo, nella sua orchestra Jazz.
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D Ho uno Djembè e vorrei suonare le Congas, cosa posso fare?
R Innanzi tutto comprare un paio di Congas!
D Vorrei provare a suonare le Congas. Posso cominciare solo con un solo Tamburo o devo per forza comprarne due? Se si quale mi consigli di acquistare?
R In effetti per allenare le mani, e studiare i movimenti ed i primi rudimenti tecnici puoi cominciare anche con un Tamburo solo, ma ben presto sentiresti l'esigenza naturale di aggiungere il secondo se non addirittura il terzo. Dunque ti consiglio din acquistare direttamente almeno 2 Tamburi: unaConga da 11" 3/4 3 una Tumbadora da 12" 1/2.
Nel caso, comunque, volessi proprio iniziare con un solo Tamburo devi comprare una Conga da 11"3/4 e non un Quinto o una Tumbadora. Quando sucessivamente andrai ad aggiungere il secondo Strumento per completare il set prenderai la Tumbadora.
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D Cosa significa "seguire la direzione della Clave"?
R La Clave è una cellula ritmica che sta alla base di tutti i brani della tradizione Cubana, che sono scritti ed eseguiti seguendo i dettami della Clave. In pratica tutti quanti (da chi compone brano a chi lo andrà ad eseguire, nessuno escluso) terranno conto del movimento della Clave, dei suoi accenti ecc. Esistono 3 principali tipi di Clave: Clave di Son, di Rumba e di 6/8. Prendendo ad esempio la Clave di Son questa può essere suonata in direzione in 3/2 oppure 2/3. Nel primo caso (3/2) avremo 2 battute che presentano 3 colpi nella prima 2 nella seconda, mentre nel secondo caso (2/3) avremo, vice versa, 2 colpi nella prima e 3 nella seconda. I cubani sono soliti pronunciare la frase "Tocar en Clave" per indicare il modo di suonare rispettando appunto la la "Direzione della Clave".
Per farti un esempio pratico, eseguendo, con le Congas, solamente il Tumbao di base, la "Marcha", si possono accompagnare entrambi i movimenti senza necessariamente dover tener conto della "direzione della Clave". Al contrario, eseguendo la cosiddetta variazione "Montuno" del Tumbao, quella che ha due aperti sulla Tumbadora nella seconda parte della figurazione, questa dovrà cadere sempre nella battuta che presenta i 3 colpi di claves, mentre il Tumbao tradizionale (Marcha) cadrà in quella che ha solo due colpi di Claves. Ecco, in questo modo il Conguero starà "suonando in Clave" o, appunto, seguendo la giusta direzione della Clave.
NB: ALLA FINE DEL PARAGRAFO TROVERETE UN APPROFONDIMENTO SULLA CLAVE
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D Quanto è importante la Clave per l'apprendimento della tecnica delle Congas?
R E' assolutamente fondamentale, soprattutto se rimaniamo in un ambito prettamente Cubano, mentre diventa superflua se si parla di Stili e Generi al di fuori dei ritmi tradizionali Afrocubani.
In realtà, soprattutto all'inizio, è importantissimo studiare ed approfondire la Clave a prescindere dal genere, dal momento che imparare a suonare, conoscere e capire la Clave significa tanto sia dal punto di vista ritmico che Musicale e può aiutare non solo quando si parla di ambito Afrocubano, ma anche in ambiti più moderni. Inoltre la Clave non è importante solo per quanto riguarda l'apprendimento della tecnica delle Congas, ma, più in generale, per poter affrontare in modo corretto e a ragion veduta un po' tutti gli stili e gli ambiti della Musica Afrocubana. E' vero anche che talvolta i principianti si fossilizzano sul concetto di Clave arrovellandosi nei suoi intricati meandri perdendo di vista altri aspetti non meno importanti, quali i levare, i sincopati, o anche solo semplicemente dove sta l' "1" della battuta. Ritrovandosi spesso a non sapere dove sono, a non saper intervenire se non sentono la Clave, o a commettere l'errore di eseguire ritmi "scaravoltati" non rispetto alla Clave, ma addirittura invertendo l'ordine dei colpi fondamentali (slap e aperto) nella singola battuta. O magari sono fuori tempo e non se ne accorgono e continuano imperterriti l'esecuzione. Con questo voglio dire che la Clave è assolutamente importante, ma ci sono altri aspetti e punti fondamentali non meno importanti da tenere in considerazione non solo per fare Musica Afrocubana, ma, proprio per fare Musica in generale.
nb: ALLA FINE DEL PARAGRAFO TROVERETE UN APPROFONDIMENTO SULLA CLAVE
D Cos'è la "Bomba"?
R La Bomba può essere un Ritmo Portoricano, del quale puoi trovare alcuni esempi sul Video di Giovanni Hidalgo "Conga Virtuoso", oppure un momento del brano nel quale il Bassista si ferma e sottolinea solo alcuni accenti facendo scivolare la mano lungo le corde dello Strumento, ma in modo ritmico e non melodico/armonico.
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D Dal momento che le Congas e la Musica latina in generale si basano prevalentemente su ritmi e movimenti in "Levare" vorrei capire appunto la differenza tra "Levare" e "Battere".
R In effetti BATTERE E LEVARE sono due concetti che possono apparire semplicissimi, ma in realtà possono essere estremamente complessi soprattutto se riferiti a certe figurazioni ritmiche.
Semplificando molto il discorso si può partire dal concetto che battendo una successione di colpi a velocità costante ad ogni colpo si intercalano un battere ed un levare. Dunque se ad esempio battiamo 8 colpi chiamati 1 2 3 4 5 6 7 8 i numeri dispari cadono in battere e quelli pari in levare.
Per capire meglio il concetto puoi fare un esercizio semplicissimo: prendi un amico e digli di battere le mani, non troppo velocemente e a velocità costante, in senso verticale cioè non come quando applaude ma dal basso in alto. A questo punto ogni volta che egli apre le mani batti a tua volta le tue nel modo classico (cioè proprio come quando applaudi) nel punto Inteso come punto nello spazio) esatto dove le sue si chiudono e si aprono . E' un esercizio molto divertente che eseguivo sempre con un Rumbero Spagnolo (loro sono maestri nell'arte delle "Palmas") e la cosa interessante è che se aumentando gradatamente la velocità bisogna essere molto bravi a tenere il levare, perché altrimenti si rischia di schiacciarsi le mani l'uno con l'altro. Questo semplicemente perchè il tuo colpo si contrappone a quello del tuo amico. In genere chi parte tiene il BATTERE mentre chi si incastra tiene il LEVARE.
E' chiaro che entrambi dovete mantenere la velocità costante, ma, cosa ancora più difficile, se accelerate dovete farlo in modo graduale e preciso cosa che richiede, tra l'altro, un buon affiatamento, orecchio e istinto, perché ad ogni colpo dovete in qualche modo anticipare l'uno l'accelerazione dell'altro. C'è però un altro fattore che caratterizza la differenza tra il Battere ed il Levare: il "tiro". Sì, perchè in genere il levare ha molto più "tiro" e sapore del Battere.
Possiamo dire che uno degli esempi più classici di levare è il Charleston della batteria nella Discomusic, movimento che ha fatto la fortuna assoluta di quel genere. Probabilmente senza il Charleston in levare la Disco non sarebbe nemmeno esistita, o, quantomeno, non avrebbe avuto il successo e la diffusione che ha avuto, dal momento che il tiroritmico che portava tutti a ballare e scatenarsi era costituito proprio da quello. Ciò che caratterizza quel genere dal punto di vista ritmico infatti è proprio il Charleston in levare che contrapposto alla cassa in 4 da un sapore pazzesco al ritmo.
Dunque ti basterà ascoltare qualunque brano Disco anni 70 per sentire un Charleston in Levare e dunque, di conseguenza, un movimento in levare.
Il Levareperò gioca un ruolo fondamentale nel tiro dei vari ritmi in generale, ed è proprio quello, in parte, il segreto del grande successo della musica Cubana, Brasiliana o Latina in generale, generi nei quali i brani hanno tiro proprio perchè ci sono continue contrapposizioni di Battere e Levare.
In riferimento alle figurazioni ritmiche e semplificando ulteriormente il concetto possiamo dire che un ritmo con l'intenzione in battere da l'impressione di APPOGGIARE prediligendo in un certo senso il GROOVE, mentre un ritmo con l'intenzione in levare da l'impressione di RIMANERE SOSPESO dando più importanza al TIRO e al SAPORE.
Paradossalmente nei brani di Salsa, molto spesso il "Tiro" arriva proprio quando, nell'Inciso del brano, entra la Campana del Bongocero che marca i colpi in Battere, ma è solo grazie al lavoro in Levare del resto degli strumenti e al tassuto ritmico dato dal movimento della Clave che il Battere della Campana acquista sapore.
Purtroppo soprattutto all'inizio non è facile sentire e comprendere il Levare e il problema è che il concetto di Levare applicato ai ritmi, tocca e muove delle corde emozionali che non è semplice spiegare a parole, mentre è molto più semplice provarlo e capirlo attraverso i messaggi che ci inviano il corpo e la mente ascoltando brani nei quali proprio i movimenti in levare ti fanno venire voglia di muoverti e di ballare.
Ma quando si tratta di suonare in Levare ad esempio eseguendo gli assoli, allora non solo il concetto deve essere ben chiaro a livello schematico, ma deve essere ben acquisito attraverso automatismi mentali che consentano di lavorare in modo sicuro e preciso.
Concludo con un esempio che dovrebbe farti capire ulteriormente l'importanza di sentire e rispettare il Levare: ti è mai capitato di ascoltare un pezzo, magari in TV o dal vivo dove il gruppo suona uno Shaffolone o un Blusone con un tiro da paura ed il pubblico "ignorante" batte le mani a tempo, ma in Battere anziché i Levare? Ecco, il senso di fastidio che si prova è dovuto al fatto che il pubblico sta massacrando il tiro di un pezzo, che richiederebbe l'accompagnamento in Levare, battendo le mani in Battere.
D Ho sentito il termine "FLOREA" associato ad alcuni Ritmi, potrei sapere di cosa si tratta?
R Le floree sono variazioni di un qualsivoglia pattern ritmico o comunque variazioni prestabilite che prendono il posto del ritmo di base. "Florea" è un termine derivante dai Tamburi "Batà" e in particolare la pratica della Florea è propria dell' Okonkolo (il piccolino del trio) in determinati "Toque" come Chacharokafun, Yesà ecc.
Il termine "floreare" dovrebbe comunque essere riferibile anche ad altri ambiti Strumentali e Folclorici.
D Vorrei capire quale può essere la direzione giusta per avere una buona padronanza dei Ritmi e del Tempo.
R Secondo me avere una buona padronanza del Ritmo significa saper accompagnare un brano in modo preciso, conferendo all'esecuzione il giusto groove ed essere in grado di entrare ed uscire con assoli e variazioni senza perdersi e dunque sapendo sempre "dove si è".
Puoi allenare ognuno di questi fattori in modo differente e, per quanto mi riguarda, posso dirti come opero con i miei allievi ai quali consiglio di acquistare sin dall'inizio una Batteria Elettronica. A quel punto programmo loro alcuni pattern che secondo me sono utili e abbastanza importanti:
tutte le Clave, Son in direzione "3/2" e "2/3", "Rumba" e alcune "6/8" in modo che possano allenarsi a portare il tempo seguendole a qualunque velocità, poi, ovviamente un "Click" in battere, ma anche uno in "levare" in modo che comincino ad abituarsi a seguire un ritmo, a fare lanci o assoli anche con un punto di riferimento in levare, poi il "Tumbao della Cassa", e anche quello è un esercizio abbastanza impegnativo, perchè non è facile sentire e seguire il Tempo su quel Pattern.
Infine programmo loro una serie di groove tipici Afrocubani (nei quali inserisco tutti gli Strumenti tradizionali) e moderni, Funky, (pari e sincopato) Blues, Pop, ecc.
Ed in fine una serie di pattern "monchi", cioè nei quali il ritmo è suonato solo 1 battuta su 2 o su 4. In questo modo si allenano ad eseguire il tempo anche senza la base sotto (dovendo ricominciare a tempo tutte le volte) oppure ad eseguire stacchi e fill senza punti di riferimento e dovendo anche in questo caso rirprendere col tempo e al momento giusto
Passando all'accompagnamento di Brani da CD consiglio sempre qualche brano da accompagnare in base al ritmo che stiamo affrontando in quel momento che sia Tradizionale piuttosto che moderno.
Naturalmente consiglio fin da subito, cioè appena imparato il ritmo, di provarlo sulla Musica vera e suonata, per capire anche come "gira" applicato ad un accompagnamento reale.
Nulla vieta comunque di utilizzare i CD come "metronomi" nel senso che basta mettere su un brano (da un CD abbastanza recente altrimenti la precisione delle vecchie incisioni a volte lascia a desiderare) e utilizzarlo semplicemente per allenare l'accompagnamento lineare, i colpi ecc. Infine, naturalmente, la prova suprema consiste nel confrontarsi "sul campo" in situazioni Live con altri Musicisti.
D Come si fa ad ottenere un bel suono "caldo" dalle Congas?
R In effetti a volte ottenere un suono "morbido e caldo" è più difficile che eseguire lo Slap, ma se parliamo di "come ottenerlo" allora sappi che il tutto dipende esclusivamente da un fattore: COME APPOGGI LA MANO SULLA PELLE!
Non dipende dallo Strumento (se lo Strumento non presenta problemi oggettivi), dall'intonazione, dall'ambiente o altri fattori, ma solo ed esclusivamente da come appoggi la mano sulla Pelle.
Innanzi tutto sappi che se porti il colpo con le dita aperte (alla Hidalgo in pratica) il suono può risultare meno caldo e più sui "Medi". Per ottenere il massimo della morbidezza e del "calore" lo dovresti portare con le dita chiuse.
Devi colpire la pelle NON SOLO CON LE DITA, MA ANCHE CON I PRIMI 3 CENTIMETRI DI PALMO DELLA MANO, appoggiando il resto del Palmo al bordo dello Strumento. In pratica devi "Abbracciare" il bordo con la mano.
Appena colpito rimani con il palmo attaccato Bordo, ma le dita si devono sollevare dalla pelle per permettere al suono di espandersi e perdurare. Non portare il colpo con l'Avambraccio, ma lavora soprattutto di Polso. A questo punto è solo una questione di pratica ed allenamento. Naturalmente anche una buona pelle, magari un po' spessa, può aiutare, anche se comunque una buona mano tira fuori un buon suono da qualunque pelle e qualunque Strumento.
D Ho visto un video del grandissimo Giovanni Hidalgo sul quale esegue il "Doppi Colpi", e dopo una prima fase di totale sconforto, mi piacerebbe avere qualche dritta per provare a metterli in pratica. Mi è sembrato che mettesse in pratica una specie di "Rimbalzo", è cosi?
R Coraggio, conosco perfettamente la sensazione di totale disarmo che si prova quando si vede all'Opera L'Extraterrestre. Comunque sappi che ci puoi arrivare, se c'è arrivato lui ci puoi arrivare anche tu!
Venendo alla Tecnica del "Doppio Colpo" tieni presente che non è tanto una questione di trucchi o segreti, quanto di estenuanti sessioni di allenamento e di graduale aquisizione di una postura e di un movimento della mano particolari. Tieni presente che NON PUOI PRETENDERE DI FARLO IN MODO MECCANICO perchè nessun'essere umano al mondo sarebbe capace di eseguire il doppio colpo a quella velocità portandolo "fisicamente", ma si può fare solo con la tecnica.
Hai parlato giustamente di "rimbalzo", ed in effetti in un certo senso è cosi, il secondo colpo, rimbalza grazie al peso della mano, alla postura e ad una certa "rigidezza" assunta dalla mano stessa.
In pratica la mano arriva sulla pelle con tutto il peso e scatta come una molla in modo meccanico. Il problema consiste nel fatto che questo non riesce subito in modo naturale, ma è un meccanismo che si innesca piano piano ed un movimento che ti viene fuori poco a poco a forza di provare (per mesi e mesi, non per giorni!)
Per farti un esempio pratico, io all'inizio, con la mano Sinistra riuscivo ad essere abbastanza pulito e veloce mentre con la Destra faticavo maggiormente. In effetti nonostante sapessi perfettamente quello che faceva (e come lo faceva) la mano sinistra, con la destra mi trovavo in difficoltà a portare il "Doppio Colpo" allo stesso modo e alla stessa velocità senza sentire più affaticato il braccio destro. Questo semplicemente perchè non avevo mai allenato più di tanto il "Doppio Colpo" della destra, vuoi perchè non ne avevo mai sentito la necessità o non so perchè, ma è cosi.
Tra l'altro mi rendevo conto che non bastava provare ad imitare la sinistra, dal momento che la sensazione (soprattutto a livello di rigidità delle braccia) che provavo portando il colpo con l'una e l'altra mano era completamente differente. Questo perchè con la sinistra lo facevo da anni e anni ed evidentemente avevo acquisito un meccanismo estremamente rilassato, mentre con la destra risultava molto meno sciolto.
Tieni presente che naturalmente i "Doppi Colpi" non si eseguono solo con gli "Aperto", ma anche con gli "Slap", con il "Basso" o con il "Manoteo", anche se in questo caso è relativamente + semplice perchè il giochino si effettua con due colpi distinti (Palmo e Dita).
In effetti fa particolarmente impressione, ed è senz'altro molto d'effetto, la "scarica" di "doppi bassi" che Hidalgo esegue negli assoli, da non confondere con la rullata (anche quella a velocità spaventose e di una pulizia tanto incredibile da far invidia ad un "Press Roll" col rullante) fatta invece con una specie di Manoteo Palmo/Palmo, Dita/Dita a mani alternate.
Dunque quello che posso consigliarti, è di provare e riprovare e quando pensi di aver finito riprovare ancora! Parti pianissimo e accellera gradualmente, fai in modo che le tue mani si abituino al movimento e che muscoli e tendini comincino a "modellarsi" in modo graduale.
All'inizio comunque fai tutto in modo molto lento e rilassato, poi quando acceleri cerca di andare sempre più veloce, ma sempre rispettando la pulizia e la precisione. In ultimo, prova ad andare oltre, e a superare il tuo limite anche se a quel punto il suono diventa meno pulito e la precisione lascia a desiderare, ma vedrai che ogni giorno conquisterai sempre un gradino in più e diventerai sempre più sciolto e veloce. Col passare del tempo sentirai che le braccia "tireranno" sempre meno e ti sentirai meno affaticato e più sciolto.
Unaltro consiglio che posso darti è di sfruttare ogni occasione possibile per allenarti, sempre ed ovunque, sulle Cosce mentre sei sul divano e ti spari un po' di TV, mentre guidi (facendo attenzione naturalmente) ecc. Un'ultima curiosità: Hidalgo si allena in questo modo: porta i doppi colpi con una mano libera mentre con l'altra utilizza una bacchetta da Batteria, poi inverte il tutto.
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D Per iniziare a studiare i doppi colpi è preferibile partire da toni aperti (DD SS ) oppure da Palmo Dita?
R E' meglio cominciare dai Toni Aperti intesi come raddoppio dell' "Aperto" DD/SS per poi passare a quello dello "Slap Aperto" del Basso ecc. Il Palmo/Dita eseguito in velocità (ad esempio come nella tecnica della "Mano Secreta" di Changuito) è di per se stesso un doppio colpo, ma eseguito in modo ripetitivo e ad altissima velocità può risultare un "Rullo" vero e poroprio.
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D E' normale che la mano debole (per me è la sinistra) all'inizio sia agevolata nei "Doppi Colpi"?
R All'inizio si.
Tieni presente che, secondo me, in un certo senso non è del tutto corretto considerare la Sinistra per i Destrorsi (o la Destra per i Mancini) la "Mano Debole"! Questo per il fatto che in realtà la mano in questione compie sullo Strumento un lavoraccio d'Inferno per il quale è richiesta Potenza, Scioltezza e Precisione, facendo si che questa sia tutt'altro che da considerarsi la Mano debole!
In realtà la Mano debole insorge quando il Conguero, abituato a lavorare alla vecchia maniera con solo 2 Congas, arriva finalmente ad aggiungere il terzo Tamburo. E allora son dolori, perchè, ad esempio per i destrorsi, il passaggio della mano sulla Tumbadora di sinistra diventa assai critico e difficoltoso, e devono rimettersi da capo a lavorare (anche per parecchio) per acquistare Velocità, Potenza, Precisione e Pulizia del Suono. Questo solo per dirti che danno causano quelli che continuano a predicare che è meglio utilizzare solo 2 Tamburi. Se poi pensi che ci sono "Maestri" che all'inizio fanno comprare un Tamburo solo (magari il Quinto) e tengono l'allievo intere lezioni solo su quello!?!? Comunque per fortuna è una mentalità che sta pian piano sparendo e ormai sono sempre di più i Congueri che utilizzano almeno 3 o più Congas.
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D E' normale che facendo i doppi colpi sulle ginocchia il tutto risulti più semplice di quando si prova sulla conga?
R All'inizio può succedere, comunque a forza di provare e riprovare vedrai che anche sulla Conga non avrai problemi.
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D Come si concilia "la rigidità" che aiuta il rimbalzo della mano nei "Doppi Colpi" con la rilassatezza che in genere ci aiuta nella gestione dei tempio molto veloci? Ho provato a tenere la mano rigida; rimbalza di più ma non mi permette di accelerare !!
R Ecco, in effetti questo può sembrare un "controsenso", in realtà il segreto, se cosi vogliamo chiamarlo, sta tutto li!
In effetti quello che ti impedisce di andare veloce, non è la rigidità della mano, me delle Braccia e dei Muscoli. Ciò che col tempo sentirai cambiare è proprio quella sensazione di "indurimento" e rigidità delle braccia, piano piano i Polsi si scioglieranno sempre d più e il colpo verrà fuori.
Come ho già detto, purtroppo il Percussionista non nasce predisposto ai "doppi colpi", ma deve "educare" gli arti ad eseguirli piano piano e con molto tempo, pazienza e perseveranza.
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D La serie di doppi colpi si utilizza solo negli assoli o può essere inserita anche all'interno di una variazione?
R Certo che puoi utilizzare i doppi colpi anche all'interno delle Variazioni! Anzi, devi!
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D Trovo una certa difficoltà nel movimento della Mano Sinistra, soprattutto quando devo andare veloce. Quanto è importante e quanto influisce la Sinistra nell'esecuzione corretta dei ritmi?
R La mano Sinistra (destra per i mancini) ha una funzione fondamentale non solo in termini di suono, ma anche di mantenimento del Groove mentre si esegue un accompagnamento. Se infatti come abbiamo visto ciò che caratterizza la maggior'parte dei ritmi per Congas sono gli Aperto, i movimenti e i colpi portati con la sinistra sono importantissimi per mantenere il ritmo "Rotolante" e per non perdere la fluidità dell'esecuzione, oltre naturalmente ad influire comunque sulle caratteristiche dei vari Ritmi. In effetti quella che molti considerano la "Mano debole", secondo me a volte si tende più a farla diventare tale (a causa di una tecnica non sempre impeccabile), mentre in realtà alla fine è tutt'altro che debole, anzi. Rispondendo alla domanda per comodità prenderemo come riferimento la Mano Sinistra, che ovviamente per i Mancini diventa la Destra.
In effetti uno degli errori che vedo commettere più frequentemente consiste proprio in un utilizzo "blando" della mano sinistra.
Molti, infatti, tendono spesso ad eseguire sì un gran lavorone sulla pelle, ma haimè a volte in modo un po' troppo inefficace. In pratica, in un certo senso, "mimano" il reale e corretto movimento della Sinistra senza però sfruttarne appieno le potenzialità e dunque in modo poco potente e privo di volume. A causa di ciò quelli che sono i colpi base della mano, "Palmo" e "Dita", spesso non si sentono, o quanto meno si sentono talmente poco da risultare inefficaci.
Facendo un passo indietro, bisogna partire dal presupposto che i colpi sulle Congas sono vere e proprie NOTE, che messe in fila possono dare luogo ad un Ritmo, ad un Pattern, ad una Figurazione, oppure ad un Riff, un Fill, uno Stacco, ecc. che in ogni caso sono sempre e comunque tutti da considerarsi FRASI MUSICALI pronunciate attraverso il Tamburo. Motivo per cui i colpi non devono mai essere fine a se stessi, ma sempre eseguiti in modo "sonoro".
A questo punto il problema consiste nel fatto che molti eseguendo il movimento (ad esempio appunto il Manoteo) non si accorgono che però non stanno facendo sentire le note che dovrebbero essere prodotte da quel movimento, oppure di quanto siano basse di volume quelle note e dunque non le fanno sentire abbastanza.
In certi casi eseguono il tutto con grande convinzione e magari anche in modo estremamente sciolto e rilassato, ma spesso si confondono la scioltezza unita ad una buona potenza ottenute grazie ad un grande allenamento, con un modo di suonare troppo "disinvolto" e poco efficace, che fa si che dal punto di vista puramente "visivo" sembra che uno stia facendo chissà che cosa, ma all'atto pratico, sta solo "scimmiottando" la tecnica corretta senza che il suono e l'esecuzione ne traggano alcun beneficio.
Dunque credo che potrebbe essere utile, fin dalla prossima volta che ci sediamo dietro ai Tamburi, prestare attenzione alla mano sinistra, a quello che fa, ma soprattutto cercando di capire se si sente quello che fa.
Il Palmo deve produrre un bel suono basso pieno, caldo e corposo e le dita devono sentirsi in modo nitido, con un suono secco, magari non quanto uno Slap, ma senz'altro bello sonoro.
La mano quanto porti il Palmo deve appoggiarsi tutta alla pelle del Tamburo, dita comprese, mentre spesso si vede portare il colpo con le dita rigide e sollevate, un po' come se la mano fosse il sole e le dita i raggi!
Bisogna cercare di sfruttare il più possibile il peso della mano e un movimento fluido soprattutto quando si innesca il "Manoteo" prolungato.
Naturalmente una tecnica e dei movimenti corretti, richiedono ore ed ore di allenamento che effettivamente alla fine può anche risultare noioso, ma che è l'unica strada per arrivare a diventare padroni dello Strumento cominciando a sfruttarne tutte le potenzialità.
Senza contare che una tecnica corretta evita problemi che a lungo andare possono rivelarsi molto fastidiosi molto fastidiosi come Tendinite, Calli, Vesciche ecc.
Dunque, ribadisco, che è molto importante prestare attenzione al movimento e all'efficacia dei colpi della mano.
Apro una parentesi per sottolineare che un altro errore che si commette spesso, è quello di provare Colpi, Suoni o altro, guardandosi intorno quasi ci fossero Posters intriganti nella stanza, mentre la cosa più importante è guardarsi le mani, verificare come si muovono sulla Pelle, se lo fanno in modo corretto, se la postura è quella giusta ecc. Tornando alla postura della sinistra sulla Conga, la Mano si muove "basculando" da Palmo a Dita e viceversa senza ruotare sul proprio asse! Capisco che non è un concetto semplice da esprimere senza vederlo, ma, in poche parole, a volte si vede eseguire il movimento (soprattutto quando diventa molto veloce) in un modo che sembra più un alternanza da "Pollice" a "Mignolo" o estremità del Palmo / estremità delle dita, più che Palmo Dita vero e proprio.
Riassumendo dunque cerca di portare i colpi in modo potente e sonoro, facendo sentire ben distintamente la differenza tra l'uno e l'altro. Vedrai che poia piano la scioltezza e la rilassatezza giungono da sole.
Soprattutto non aver paura di picchiare troppo forte, come dico sempre, "La bestia che più o meno cortesemente ha donato la Pelle per il tuo Tamburo è già morta, dunque non aver paura di farle male".
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D E' corretto dire che tutti i colpi della clave di rumba combaciano con alcuni colpi della cascara?
R Si, senz'altro in effetti è proprio così.
D Quanto è importante la postura delle mani sullo Strumento?
R La posizione delle mani sul Tamburo è molto importante, dal momento che a volte si tende a tenerle in modo errato complicandosi non poco la vita. Quando le mani poggiano sullo Strumento contemporaneamente dovrebbero formare un angolo a 90°. Anche la postura della sinistra eseguendo lo Slap Stoppato è importante, La posizione abbastanza corretta potrebbe essere a 3 dita dal bordo sia davanti, che di lato, col Polso abbastanza a ridosso del bordo verso di noi. Inoltre la mano dovrebbe sempre risultare Perpendicolare rispetto alla destra, mentre quest'ultima non dovrebbe chiudersi e piegarsi verso il Conguero (come fanno in tanti) ma rimanere nella medesima posizione dell'aperto. Un'altra cosa che non dovrebbe accadere sarebbe che la posizione della mano sinistra andasse ad intralciare il lavoro della destra. E qui soprattutto per chi ha il Quinto son dolori, perché è costretto ad un po' di peripezie per fare stare le mani sul Tamburo nel modo corretto. E infatti questo è uno dei motivi per cui il Quinto non va mai utilizzato se non solo soletto per eseguire assoli.
D Cosa si intende per mano debole in riferimento alle Congas? E ancora: come fare per evitare l'insorgere di tale problema?
R Parlando di Congas alcuni parlano erroneamente di "Mano debole" in riferimento a quella che per natura dovrebbe essere la mano debole di ognuno di noi (la sinistra per i destrorsi e la destra per i mancini, per intenderci). In realtà tale mano sulle Congas si sobbarca, fin dall'inizio del percorso di studio, un lavoro incredibile, assumendo delle caratteristiche di scioltezza, potenza e velocità tali per cui è tutt'altro che da considerarsi tale. In realtà può accadere che questa si trasformi realmente in "mano debole", ma solo allorchè il Conguero abbia commesso l'errore di studiare ed allenarsi per parecchio solo su 2 Tamburi. Ecco che allora il problema si presenta inesorabile costringendo il poveretto a un lavoraccio d'inferno per educare l'arto a muoversi anche dall'altra parte con la stessa potenza, velocità e pulizia di suono dell'altra mano. Un sistema per evitare il problema consiste nell'adottare fin dall'inizio un set da 3 Tamburi, in modo da "educare subito" la mano sinistra a spostarsi sul Tamburo di sinistra in modo veloce, potente pulito e preciso.
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D Faccio molta fatica ad ingranare con lo Slap, in particolare lo "Slap Chiuso" della sinistra, avresti qualche consiglio?
R Come un po' tutti sanno, gli "Slap", sono colpi che richiedono molta costanza ed allenamento al fine di ottenere una sonorità accettabile, potente, squillante e ben definita.
Molte volte, osservando qualche Conguero, o aspirante tale, che comunque magari suona già da un po' di tempo, mi è capitato di notare un modo di eseguire lo Slap che mi verrebbe da definire un po' "all'Italiana" o "alla vecchia". La tecnica in questione in pratica consiste nello stringere le dita, "inarcarle" facendo prendere alla mano una forma a "Conca", e ruotando la mano stessa verso l'interno, o comunque verso se stessi, portando finalmente il colpo e magari utilizzando solo Indice, Medio e Anulare. In effetti magari il suono che ne scaturisce talvolta può essere accettabile, ma purtroppo questo sistema spesso si dimostra anche una delle principali cause della difficoltà nell'eseguire, utilizzare e gestire lo Slap soprattutto in velocità.
Il problema infatti sorge proprio quando si comincia ad andare veloci, oppure quando bisogna cominciare ad alternare (magari anche questo a velocità sostenuta) Slap e altri colpi, che possono essere "Aperto", "Basso" ecc. Ecco che allora il dover modificare eccessivamente la forma e la posizione della mano, può creare parecchi problemi all' esecuzione.
Motivo per cui, mi permetto senz'altro di consigliare l'adozione della tecnica più corretta e "moderna", che vede la mano, anzi le mani, portare gli Slap cercando di mantenere il più possibile la posizione dell'"Aperto".
Naturalmente chi è abituato ad eseguire il colpo alla vecchia maniera, avrà il suo bel da fare a reimpostare completamente il proprio stile. E, badate bene, la difficoltà non consiste tanto nell'imparare a portare il colpo nel modo corretto, ma nel non lasciarsi tentare dall'utilizzo della vecchia tecnica domandandosi (nel corso delle estenuanti sessioni di allenamento durante le quali in genere si deve portare 1 Slap ogni 3-4 secondi guardandosi la mano e prestando grande attenzione al suono) ma chi me lo fa fare?!?
Credo che la domanda giusta non dovrebbe essere "CHI?", ma "COSA? E la risposta è: la consapevolezza che una volta aquisita una buona padronanza della tecnica corretta, ne beneficeranno alla grandissima: la Velocità di esecuzione, la Scioltezza, il Suono, la Potenza e chi più ne ha più ne metta! E scusate se è poco.
Ho parlato di "Slap" al plurale, perché un altro errore consiste nel generalizzare e parlare sempre "DELLO SLAP" o riportarlo sulle Partiture con una semplice "s" come se ce ne fosse 1 tipo solo. In realtà gli Slap che si utilizzano suonando le Congas a 360° sono molti di più: "Slap Chiuso", "Slap Aperto", "Slap Stoppato", "Slap al centro del Tamburo", "Slap sul Bordo", "Rumba Slap", "Slap con Armonico", "Mini Slap", "Manoteo Slap"
Naturalmente i più comuni ed utilizzati sono 3: "Slap Chiuso", "Slap Aperto", "Slap Stoppato", ma anche gli altri possono tornare utilissimi, in particolare ad esempio quello "al centro del Tamburo" che si utilizza coma abbiamo detto più volte sui "Patato's Style", ma non solo.
A proposito dei diversi tipi di Slap mi soffermerei un attimo sullo "Slap Aperto" dal momento che pur essendo uno dei più utilizzati dai grandi Congueri soprattutto quando si parla di "Assoli" e "Fraseggi veloci", non solo è poco sfruttato da alcuni Percussionisti, ma addirittura ci sono Scuole e Maestri, che non dico ne sconsigliano l'utilizzo, ma che comunque non prendono più di tanto, per non dire mai, in considerazione di insegnarlo e farlo utilizzare ai propri Allievi.
Ma dico, stiamo scherzando? Poi è logico che i ragazzi ascoltando CD o guardando Video didattici, sentono e vedono eseguire delle "Scariche da paura" "Rullate" cambi Slap/Aperto e viceversa o Slap/Altri suoni eseguiti a velocità pazzesche e pensano che ad eseguirli siano Congueri con il motore di unA "formula 1" nelle mani! Niente di tutto ciò, nessun motore o robe simili, semplicemente spesso, eseguendo fraseggi o stacchi in velocità, si utilizzano gli "Slap Aperti" portando il colpo quasi nella posizione dell'"Aperto", ma toccando la pelle solo con i Polpastrelli anziché con tutta la mano! Più semplice a dirsi un po' meno a farsi, me ne rendo conto, ma come al solito la pratica, l'allenamento e la costanza sono i migliori alleati per arrivare ad acquisire una buona tecnica e ad avere una grande padronanza di se stessi e dello Strumento.
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D Ho l'impressione di non eseguire correttamente il colpo portando lo Slap, potresti spiegarmi come si esegue correttamente?
R Ma certo. Allora, eseguendo lo Slap (sia Aperto che Chiuso che Stoppato) la mano si sposta pochi millimetri più verso il centro del Tamburo rispetto all'Aperto", senza ruotare la mano verso il Bordo o noi stessi come fanno alcuni, e porta il colpo mantenendo la medesima postura dell'Aperto, ma facendo in modo che tocchino per primi solo i polpastrelli.
Uno dei motivi per cui lo Slap a volte non funziona consiste nel fatto che non si sfrutta adeguatamente il movimento del Polso, che troppo spesso risulta eccessivamente rigido, fattore che, "smorza" il suono e la potenza, oltre a far si che lo Slap non suoni da Slap.
In pratica la mano non deve risultare rigida, e il colpo non va portato con tutto il braccio o l'avambraccio, magari alzandoli eccessivamente, ma deve essere il risultato di un movimento del polso e della mano che resterà abbastanza bassa (inteso come altezza o distanza dalla pelle) arrivando a colpire con una frustata.
Per far capire meglio il tutto faccio sempre l'esempio semplicissimo dello "Schiaffo":
se, per rabbia, tu dovessi dare uno schiaffo a qualcuno, d'istinto non lo faresti con la mano e il polso rigidi, dal momento che questo attenuerebbe il colpo e farebbe meno male, ma lasceresti andare il braccio in modo sciolto e naturale. In prossimità dell'impatto, con la guancia di chi vi ha fatto alterare, la mano e il polso sarebbero a loro volta sciolti e scaricherebbero tutta la potenza (e la rabbia) senza irrigidirsi, ma, al contrario, compiendo in questo modo un movimento ulteriore simile ad una "frustata".
So che in questo momento qualcuno si prenderà un po' per pazzo ritrovandosi in una stanza a provare a dare delle sberle al "nulla", comunque il movimento è quello!
Inoltre è molto importante non modificare la posizione della mano rispetto all'Aperto, e acquisire una certa scioltezza nel movimento del polso. Mentre per lo "Slap Aperto" i polpastrelli toccano la pelle e si staccano immediatamente, eseguendo lo "Slap chiuso", al contrario, si INCOLLANO ALLA PELLE e non rimbalzano nemmeno un po'. In effetti uno dei problemi per cui a volte lo Slap suona "sporco" o non riesce a dovere, è proprio causato dal fatto che ti sembra di fermare le dita sulla Pelle una volta portato il colpo, ma in realtà spesso avviene un tanto impercettibile quanto dannoso "micro rimbalzo" che preclude la buona riuscita dello "Slap Chiuso".
Fai attenzione anche quando esegui lo "Slap Stoppato", che può essere eseguito indifferentemente con uno Slap Chiuso o Aperto, ma appoggiando la mano Sinistra per Stoppare la Pelle.
E qui si potrebbe addirittura aprire un capitolo a parte, dal momento che la mano sinistra la "Famosa Mano sinistra" DEVE APPOGGIARE COMPLETAMENTE SULLA PELLE e non un pochettino o peggio, come mi è capitato di vedere addirittura quasi per nulla (sempre a causa della famosa eccessiva disinvoltura di certi "Congueri").
Inoltre NON SI DEVE STACCARE DALLA PELLE FINO AL TOTALE COMPLETAMENTO DEL COLPO DA PARTE DELLA MANO DESTRA.
Molto importante, la mano sinistra NON PREME SULLA PELLE, ci si appoggia, completamente, ma in modo naturale semplicemente col suo peso. Questo basta e avanza per ottenere un perfetto "Slap Stoppato".
Naturalmente anche nel caso dello "Slap Stoppato" le mani risultano perpendicolari tra loro e la Destra, (sempre per evitare movimenti inutili che non porterebbero ad un suono migliore, ma solo ad un movimento inutile) non si piega verso l'interno.
Una volta raggiunto un suono soddisfacentemente pulito e preciso, comincia ad alternare il colpo Slap agli altri con entrambe le mani, prima allenando la sinistra, poi la destra. Ad esempio alternando "Slap Chiuso e colpo "Aperto" o vice versa, Slap/Basso ecc. Un altro esercizio interessante consiste nel portare, ad esempio, un "Aperto" sul Tamburo di sinistra e subito dopo uno "Slap Chiuso" sulla Conga. Le varianti per allenare la scioltezza e la velocità degli Slap comunque sono tantissime, l'importante è accelerare in modo graduale e sempre stando attenti alla precisione e alla pulizia del suono.
Probabilmente legendo la lista dei diversi tipi Slap ti sarai domandato cosa sia il "Manoteo Slap"? Semplice, è uno Slap che si ottiene enfatizzando il colpo "Dita" nel Manoteo. In pratica può ricordare lo "Slap al centro del Tamburo", ma mentre questo si porta in modo estremamente sciolto e rilassato e staccando sempre le mani dalla Pelle, il "MS" in genere si esegue subito dopo il Palmo e dunque senza staccare completamente la mano dal Tamburo. Se eseguito come si deve il risultato sonoro è quasi identico allo "Slap Stoppato".
Lo "Slap con l'Armonico" è invace uno "Slap Aperto" portato tenendo l'Unghia o la fine del Polpastrello del Pollice, oppure del Medio o dell'Indice dell'altra mano delicatamente appoggiato al centro del Tamburo. Il risultato consiste in un suono molto più acuto e squillante rispetto a tutti gli altri Slap.
Naturalmente il modo di studiare gli Slap, come del resto anche tutti gli altri Colpi, è fondamentale, nel senso che non bisogna avere fretta ne tanto meno disperare se qualcosa non riesce. L'importante è portare i colpi in modo lento e ben distanziati l'uno dall'altro, ascoltandosi e guardandosi le mani.
Tieni presente una regola fondamentale: se quando studi ti diverti troppo e non ti rompete almeno un po' le balle, forse non stai studiando nel modo corretto!
Un' ultima cosa: applicando correttamente tutte queste regole potrai trarne grande beneficio non solo sulle Congas, ma anche sullo Djembè, sul Cajon ecc.
Spero di essere stato sufficientemente esauriente, anche se in effetti mi rendo conto che sugli "Slap" ce n'è (e probabilmente ce ne sarebbe ancora tanto) da dire…!
D Per potersi allenare a casa senza correre il rischio di disturbare i vicini, che sistema si potrebbe adottare per attutire il volume o "sordinare" le pelli?
R Questo purtroppo è un problema che attanaglia molti ragazzi. Infatti spesso il tempo dedicato dal Conguero all'allenamento quotidiano coincide con una grande rottura di timpani per i vicini.
C'è chi ha risolto, ad esempio, con un accordo con i vicini in base al quale è stato concordato un orario preciso (tipo dalle 19.00 alle 20.00 oppure dalle 16.00 alle 17.00). Altrimenti purtroppo le alternative non sono molte, soprattutto per chi è all'inizio e deve provare i suoni. Si perchè un conto è allenare la tecnica ed un altro sono i suoni. Se devi allenare ritmi, passaggi ecc, posizionando una coperta sui tamburi puoi farlo ugualmente attutendo di molto il suono, mentre se, soprattutto all' inizio, il problema sono i suoni, purtroppo si sa che bisogna passare molto tempo ad esercitarsi, tra l'altro con lunghe ed estenuanti successioni di colpi singoli per ogni suono da provare, cosa abbastanza fastidiosa per chi deve subirla passivamente. Una specie di "Goccia Cinese" amplificata! In ogni caso puoi provare a silenziare i Tamburi appoggiandoci sopra o addirittura inserendo all'interno dei fusti una coperta.
D A volte ho l'impressione di suonare in modo contratto, quasi "trattenendomi" e di non riuscire a colpire lo Strumento in modo sciolto e rilassato. Eppure mi sembra di non avere problemi di suoni o postura. Vorrei sapere a cosa potrebbe essere dovuto?
R Vedi, a volte i problemi di "Suono" o "Tocco" non sono dati necessariamente da una cattiva postura sullo Strumento, ma... da eccesso di volume dello Strumento stesso. Eccesso di volume che non rappresenta certo un difetto dello Strumento, intendiamoci ( si sa che più ce n'è meglio è) ma che fa si che si suoni un po' più contratti appunto per l'eccesso di volume percepito dal Percussionista e che, a livello inconscio, a volte lo porta a non suonare in modo rilassato e a non portare i colpi con tranquillità o scioltezza. Questo, potrebbe essere dovuto ad una paura (ripeto inconscia) di disturbare gli altri inquilini della casa, o magari i vicini! Resta comunque il fatto che a causa di ciò si tende a suonare "spingendo", inconsciamente un po' meno. E' una cosa che ho riscontrato in diversi allievi. Per ovviare a questo basterebbe provare ad attutire il volume sonoro che arriva alle orecchie, magari utilizzando un comune paio di cuffie, che in genere attutiscono il suono lasciando però che si possa comunque sentire, o, in casi limite, addirittura i tappi per le orecchie come fanno, ad esempio, certi Batteristi o molti Timbaleri.
Tieni presente che anche il "suono" della stanza fa la sua parte. E' diverso infatti suonare in una stanza discretamente insonorizzata rispetto ad una con molto rimbombo nella quale, il suono ed il volume, arrivano a disturbare persino il Percussionista stesso mentre suona o si allena. Al punto che anche in questo caso tende a suonare in modo più contratto arrivando ad abbassare inconsciamente il proprio volume. Motivo per cui consiglio senz'altro di provvedere ad un minimo di insonorizzazione della stanza o quanto meno di cercare di attutire il rimbombo, magari con tende, coperte o altro.
D Da un paio di mesi ho iniziato a suonare (si fa per dire) le congas, con un primo corso di base di 8 lezioni, giusto per iniziare a scaldare le mani. Vorrei un aiuto, anzi qualcuno in più! Primo: come si accordano le congas? E' meglio che lo faccia fare da un esperto? Ed è vero che se le tengo in casa è meglio allentare ogni volta i tiranti, quando smetto di esercitarmi?
R Anche se, generalmente, si utilizzano note ed intervalli abbastanza standard, l'accordatura dello strumento dipende molto dal tipo di "sonorità" che vuoi ottenere e dal genere di musica che ti appresti ad accompagnare.
Le Congas, al contrario ad esempio dei "Bongos", devono avere un intervallo di nota non troppo ampio.
Suonando l'APERTO la nota deve risultare netta e ben comprensibile su tutti i tamburi e, possibilmente, deve durare qualche frazione di secondo.
Fai attenzione perché suonando con lo strumento appoggiato atterra il suono viene penalizzato, diventando più corto e secco, a causa della chiusura del buco di sfiato. Questo comporta inoltre un'evidente differenza di intonazione a seconda che il foro sia aperto, semichiuso o completamente chiuso. Dunque quando intoni la Conga ascolta la nota inclinando il Tamburo. Per quanto riguarda l'intonazione sia che il tuo Set sia composto da Quinto e Conga oppure da Conga e Tumba puoi provare ad accordare il tamburo più piccolo in RE oppure DO, e quello più grande nel LA o SOL più basso.
L'importante è che, come ho già detto, che l'escursione di timbro non sia troppo ampia.
Se il tuo set è composto da tre Congas e dunque da Quinto, Conga e Tumbadora, oppure da una Conga e Due Tumbadora potresti provare ad accordare (rispettando l'ordine decrescente dal Quinto alla Tumba) in questo modo: più piccolo (o più acuto) RE o DO, medio SI o LA, Basso in SOL. Come ti ho detto all'inizio il tipo di accordatura dipende molto anche dal Genere musicale che devi accompagnare; suonando Salsa o Jazz, infatti, conviene orientarsi verso un'intonazione intermedia prediligendo note medio basse e dunque l'accordatura Quinto o Conga in RE oppure DO, in SI e Tumba in La o SOL va benissimo.
Suonando Rock, Funky o altri generi "carichi" invece potresti aumentare l'intonazione accordando il Quinto o la Conga in MI e la Tumba in SI o DO.
Ricorda sempre che le note che ti ho dato sono indicative e servono semplicemente come riferimento di base.
Mentre tiri le pelli cerca di capire se le note dei tamburi si amalgamano con quelle degli altri strumenti e con la Batteria.
Quando accordi cerca di stringere i Tiranti gradualmente ed in modo omogeneo, ricordandoti quello di partenza, e dando di volta in volta un giro di chiave per ogni tirante per poi passare a quello successivo. Per evitare che il cerchio prenda una forma storta quando inizi ad accordare, partendo dalla pelle completamente lenta, stringi i tiranti con le dita a posizioni incrociate anziché uno di seguito all'altro fino a quando le viti non cominciano ad esercitare un leggero sforzo dopodiché procedi tirandoli uno dopo l'altro con la chiave apposita seguendo il senso antiorario.
Ascolta di tanto in tanto il suono dello strumento sino a raggiungere la nota desiderata. Per controllare se la tensione è uniforme betti sulla pelle vicino al bordo in corrispondenza dei tiranti verificando che ogni punto produca la medesima nota.
Dopo aver tirato le pelli e trovato la giusta intonazione picchia il centro con qualche pugno o col palmo della mano in modo abbastanza energico, sentirai che cedono un po', dopodiché procedi ad affinare definitivamente l'intonazione.
Fino a quando non sei in grado di accordare senza bisogno di punti di riferimento, per trovare il giusto intervallo di nota tra un tamburo e l'altro puoi utilizzare una Chitarra, una Tastiera o di un piccolo Accordatore, oppure puoi prendere spunto da qualche Brano, magari di Musica Latina, nel quale suonino le Congas, cercando di isolare il suono dello strumento e provare ad accordare con le stesse intonazioni nelle quali sono accordate le Congas di quel Pezzo.
Se devi suonare dal vivo, dopo le prove, soprattutto all'aperto, copri le Congas con un panno pesante per preservare le pelli dall'umidità e mantenere un minimo l'accordatura.
Per quanto riguarda allentare le pelli magari fallo se sai che non dovrai suonare per parecchio tempo, e comunque, anche se volessi allentarle tutti i giorni, basta che allenti soprattutto quelle di Quinto e Conga, dal momento che la Tumbadora si mantiene su intonazioni abbastanza basse e dunque non richiede una tensione tale da mettere sotto sforzo eccessivo la struttura.
Per comodità ti consiglio di "mollare" il Quinto di tre giri di chiave per ogni tirante la Conga di due e la Tumbadora di uno, in modo che, quando la volta successiva andrai a tirarli, vi basterà stringerli con uno (T), due (C) e tre giri (Q) e l'accordatura sarà pressoché la medesima. Naturalmente l'intonazione andrà aggiustata, di poco, volta per volta.
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D Mi sono avvicinato da poco alle Congas e sento spesso parlare di Clave, potresti spiegarmi meglio cos'è, a cosa serve e perchè è così importante?
R Sentendo parlare di Clave, spesso si pensa allo Strumento con il quale viene eseguita, cioè le "Claves", ma il termine indica anche e soprattutto un concetto Musicale fondamentale e complesso.
La Clave è "il denominatore comune della Musica Afrocubana". Affrontando quel genere Musicale, tutti devono tener conto della Clave e della sua direzione, da chi compone il brano ai Musicisti che lo andranno ad eseguire, che dovranno rimanere sempre saldamente legati ad essa appoggiandosi o incrociando i suoi accenti. Invertire la Clave da parte di qualcuno degli esecutori, può creare disagio e fastidio agli altri Musicisti, a chi ascolta e a chi sta ballando. Tutti i pattern di Clave sono composti da 2 battute e la contrapposizione ripetitiva e costante di queste 2 unità, dall'inizio alla fine del brano, genera la tipica tensione, ritmica ed emotiva, del genere in questione. I tipi di Clave e i più conosciuti sono: Clave di Son, di Rumba e di 6/8.
CLAVE DI SON (fig. 1). Definita anche "Clave Blanca" è la più conosciuta grazie alla grande diffusione di generi quali, appunto, il Son la Salsa ecc. Da qualcuno è chiamata anche Clave 3/2 dal momento che si articola in 2 battute, una sincopata che contiene 3 colpi (Battuta Forte) ed una pari e lineare che contiene 2 colpi (Battuta Debole) ma questo non deve trarre in inganno, dal momento che in realtà 3/2 o 2/3 sono terminologie convenzionali che indicano la "direzione della clave", cioè il verso della Clave in un determinato brano. Dunque, parlando di 3/2 o 2/3, si intende precisare la caratteristica della battuta con la quale inizia il pezzo e il conseguente "andamento della Clave", dal momento che esistono, brani scritti in Clave 3/2 oppure, anzi soprattutto, pezzi scritti in 2/3. Inoltre quelli che ho definito "termini convenzionali" sono utilizzati soprattutto da noi occidentali, dal momento che difficilmente sentirete parlare i Cubani di 3/2, 2/3 o "direzione della Clave". Questo per un motivo "genetico": essi la Clave l'hanno, da sempre, contenuta nel DNA e per loro "stare in Clave" è una cosa naturale. Per meglio comprendere la differenza tra un brano in Clave 3/2 ed uno in 2/3, basta pensare a due brani noti come "Chan Chan" ed "Oye como va", se provate a canticchiarli, sentirete ben chiaro l'appoggio degli accenti della Clave sui rispettivi canti, e vi accorgerete che il primo è in Clave 3/2 mentre il secondo è in Clave 2/3. Naturalmente non è sempre così semplice riconoscere la direzione della Clave, dal momento che talvolta può non essere così evidente e successivamente vedremo come fare in questi casi. Come abbiamo detto tutti gli Strumenti debbono rispettare la Clave, ma per ora mi limiterò a descrivere alcune regole che riguardano le Congas: nella parte Montuno del brano, quando la Musica prende forza ed entra la Campana del Bongocero, inseriremo il Tumbao Montuno sulla parte 3 della Clave; e ancora, durante l'esecuzione delle strofe è possibile sottolineare il 3° colpo della parte 3 della Clave (chiamato Ponce) con un solo colpo Aperto sulla Conga così come si può anticipare, sempre la parte 3, con un solo colpo di Conga sull'ultimo ottavo della parte 2. Inoltre alcuni riff di Strumenti come ad esempio il Piano, spesso sottolineano il primo colpo della parte 2. Può capitare che istintivamente si sia portati a "sentire" la Clave in un brano partendo in 2/3 anche quando magari in realtà è in 3/2. Questo semplicemente perché la battuta da 2 che è "pari" e lineare" ha tutti i colpi che appoggiano sul Battere naturale ed è la più "facile" ed immediata da percepire. La battuta da 3, al contrario, ha un andamento "sincopato", e dunque risulta la più difficile e meno immediata da percepire. Ecco perché, soprattutto ai neofiti, talvolta viene più istintivo suonare una 2/3.
CLAVE DI RUMBA (fig. 2). E' detta anche "Clave Negra", ed è utilizzata soprattutto nei vari stili di Rumba ma anche in altri contesti come ad esempio il Latin Jazz. E' una Clave 3/2 dal momento che è composta da 3 colpi nella prima battuta e 2 nella seconda e quasi sempre, soprattutto nella Rumba, viene suonata tenendo conto di tale direzione. E' caratterizzata da un maggior' "tiro" e sapore rispetto alla Clave di Son, dati dal "ritardo" di un ottavo del 3° colpo della parte 3. Questa pausa rappresenta però anche il primo ostacolo per una corretta esecuzione della stessa in termini di groove e precisione, caratteristiche fondamentali per poter suonare la Clave di Rumba come si deve. Come la Clave di Son anche la Clave di Rumba ha bisogno di essere ascoltata ed eseguita sulla Musica e da sola per poterne acquisire padronanza e fluidità di esecuzione. Una curiosità sulla Clave di Rumba: quest'ultima, come abbiamo visto, è musicalmente e matematicamente una Clave 3/2 e se chiedete conferma ad un Musicista occidentale, spartito alla mano, vi confermerà che è così, ma se chiedete a qualche Maestro Cubano, potreste sentirvi rispondere che, al contrario, è una Clave 2/3, dal momento che si potrebbe contare anche un-due/un-due-tre.
CLAVE DI 6/8. E' una Clave sincopata su base ternaria e ne esistono diverse forme, tra cui, le più note, Abakuà (fig. 3) e Bembè (fig.4). In genere viene eseguita su una Campana ed è, probabilmente, la meno immediata da percepire. Si può contare sia in "4" che in "6", cosa che se in realtà offre non pochi vantaggi, all'inizio può causare ulteriore disagio e confusione. Comunque, chi pensa che le Clave riportate nelle figure 3 e 4 siano complesse, può provare ad eseguire l'esempio di Clave Antica riportata nella figura 5, immaginando di dover suonare avendo quella come riferimento "metronomico". Tornando alle Clave di 6/8 più comuni c'è da dire che, oltre che nelle esecuzioni tradizionali, vengono impiegate anche in molti brani moderni, ad esempio nel Latin Jazz.
Tornando a parlare in generale, anche chi "fraseggia", come il Bongocero o il Quintero, tiene conto della Clave, incastrando o appoggiando colpi ed abbellimenti in alcuni punti particolari. Potete trovare alcuni esempi nelle figure 6-7-8. A chi mi domanda come fare per acquisire gli Automatismi della Clave suggerisco l'ascolto, di una grande quantità di Musica Cubana, imparando prima possibile ad individuarla e a riconoscerla, nonché tanta pratica ed allenamento suonando sui brani uscendo e rientrando in determinati punti della Clave, in modo consapevole e controllato. E naturalmente di studiare sulla Clave, talvolta anche cantandola. Qualcuno tempo fa mi ha chiesto perché i Cubani basano la loro Musica sulla Clave? Bè, probabilmente perché un giorno hanno capito che l'andamento e gli accenti sottolineati da quella particolare cellula ritmica generavano una tensione ed un sapore tali da rendere trascinanti e piacevoli all'ascolto le esecuzioni degli Strumenti, del canto e di tutto il resto. Concluderò questo primo incontro con un invito agli Insegnanti e alle Scuole di Musica e Batteria a non trascurare l'insegnamento dei fondamenti del Folclore Afrocubano, dal momento che sono importantissimi ed aprono la mente proiettando l'allievo in una dimensione Ritmica e Musicale straordinaria, che si rivela utile anche per lo studio di altri generi e tecniche. Bene ragazzi, adesso vi saluto dandovi appuntamento al prossimo numero sul quale vedremo come fare a riconoscere la "Direzione della Clave".
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D Ho notato che i brani sono scritti più spesso in Clave 2/3 che 3/2, è possibile?
Inoltre ho l'impressione che la Clave non sia sempre così chiara e scontata in tutti i pezzi, e talvolta non la sento nemmeno suonare. Dunque come posso fare a capire bene dove mettere i colpi giusti e soprattutto la clave giusta nei vari brani? Come faccio a riconoscere se un pezzo è suonato su una clave di son 2/3 o 3/2 anche se essa non è suonata?
R In effetti la tua domanda richiede una risposta abbastanza articolata ed esaustiva
Partiamo dal presupposto che la Musica Afrocubana si basa sulla Clave, ma quest'ultima non sempre è facile da individuare. Ci possono essere casi nei quali la Clave non è facilmente percepibile, dunque siamo costretti a cercare di riconoscerne la direzione da soli, nel minor tempo possibile. Ecco alcuni suggerimenti utili. La cosa più semplice consiste, ovviamente, nel conoscere la direzione della Clave, 3/2 o 2/3, al momento di eseguire il brano, magari già dalle prove, oppure perchè suggerita dal Direttore d'Orchestra prima dell'esecuzione. E anche in presenza di pezzi nei quali, per qualche motivo, la Clave cambia direzione a metà del brano, e ce ne sono, in genere anche questo lo si sa prima. Come abbiamo detto la necessità di conoscere la direzione della Clave è propria dei principianti o di alcuni Musicisti occidentali, perchè i Cubani non sentono l'esigenza di parlare di 2/3 o 3/2, dal momento che la sentono istintivamente e in genere sono in grado individuarla immediatamente. Partiamo dal presupposto che moltissimi brani di genere Son o Salsa presentano la struttura e l'andamento basati sulla Clave 2-3, relativamente più semplice, dal momento che inizia con la parte 2 che nonostante difetti del primo colpo in battere è una battuta pari e lineare, mentre la parte 3 presenta il primo colpo sull' 1, ma è una battuta sincopata, meno naturale ed immediata. In pratica è più facile ritrovarsi nella sequenza 2-3 che non il contrario, dal momento che il "battere" arriva più spontaneo al nostro istinto. Abbiamo detto che la Clave è il "denominatore comune della Musica Afrocubana" e tutto ruota intorno ad essa, gli Strumenti, il Canto, i Cori, l'Arrangiamento, la Melodia ecc. Tutti elementi che possono aiutarci nel comprendere la direzione della Clave, dal momento che appoggiano sui suoi accenti o ci girano intorno e dunque imparando ad ascoltarli e ad analizzarli possiamo già avere un valido aiuto. La volta scorsa abbiamo fatto l'esempio, sin troppo semplice, di "Chan Chan", la cui struttura melodica è, in pratica, essa stessa una Clave (nel senso che basta provare a cantarla e state allo stesso tempo cantando anche una Clave 3-2) ed "Oye Como Va", ma potremmo scomodare anche la famosa "Guantanamera", brani che sin da un primo ascolto indicano facilmente l'andamento in Clave 2-3. Allo stesso modo possiamo individuare la direzione della Clave di molti altri brani, anche meno noti, basta ascoltare attentamente il Riff del Coro, o la melodia del Canto ed ecco che con un po' di allenamento la Clave vi può arrivare abbastanza facilmente. Dunque in casi come questi l'individuazione della Clave è abbastanza semplice.
Tenete conto però che non sempre le note del Canto, dei Cori o di altri Strumenti appoggiano sugli accenti della Clave, ci possono essere frasi che magari presentano solo pochi "punti d'appoggio", ma che comunque, ad un ascolto attento, fanno capire bene su che clave si sostengono. Tutto ciò riguarda soprattutto brani con canto e melodia, ma ad esempio nel Latin Jazz ove, spesso il canto o i cori non sono presenti, gli altri Strumenti possono venirci in aiuto. E dunque ecco che magari, non riuscendo a decifrare la Clave attraverso l'analisi del Canto possono tornare utili ad esempio il Pianoforte ed il suo classico Tumbao che, in genere, per convenzione può appoggiare sull' 1 della battuta debole (da 2) e anticipare di un ottavo l' 1 della battuta forte (da 3).
Questo dunque ci introduce, più in generale, ad un ulteriore regola: quando la Clave non è presente, possiamo far riferimento in particolare agli accenti sull' 1 e sul levare del 4 dal momento che gli Strumenti spesso marcano proprio l' 1 della battuta debole e anticipano di 1 ottavo quella forte. Un altro aiuto può derivare dal tener conto che spesso la parte 3 della Clave contiene le frasi più articolate, o comunque fraseggi più complessi rispetto alla parte 2, dunque, anche se non è una regola assoluta, ecco che e riff di fiati o cori, possono offrire un valido aiuto. Naturalmente, una volta individuata, bisogna tener conto anche di come fare a sottolineare la Clave ad esempio con le Congas. Come abbiamo visto nello scorso articolo, tra le regole più comuni troviamo l'inserimento del doppio colpo della Tumbadora (Tumbao Montuno) in corrispondenza della parte 3 della Clave, oppure l'inserimento di un solo colpo Aperto della Conga sul terzo colpo della parte 3 della Clave oppure sull'ultimo ottavo della battuta debole. Tutto il discorso sul come fare a riconoscere la direzione della Clave vale soprattutto per la Clave di Son e dunque per generi quali Son, Salsa, Timba e affini, dal momento che se parliamo di Rumba, prendendo ad esempio il classico Guaguancò, non avremo questa necessità dal momento che lo suoneremo, appunto, in Clave di Rumba mantenendo fissa la direzione 3-2.
Inoltre il Guaguancò è un pattern in 2 battute (a differenza ad esempio del Tumbao e di molte sue variazioni, che si sviluppano in 1 battuta) e dunque non necessita di conoscere la direzione della Clave dal momento che per eseguirlo bisogna suonare tutte e 2 le battute (e dunque sia la parte 3 che la parte 2 della Clave) e per farlo c'è un solo modo, perché suonando il pattern al contrario saremmo inesorabilmente girati e "fuori Clave". E' molto semplice suonare correttamente il Guaguanco' anche quando non siamo in presenza di una Clave "udibile", dal momento che basta riconoscere l' 1 della parte 3 e non ci si può sbagliare. Comunque esistono dei punti chiave che possono aiutarci a capire se stiamo suonando a tempo e soprattutto in Clave, ad esempio il primo colpo Aperto sulla Conga che corrisponde al 1° colpo della seconda battuta o il secondo colpo di Clave della parte 3 che copre il colpo Basso. Dal momento che non è sempre semplicissimo trovare dei Guaguancò da accompagnare all'occorrenza si può far pratica, oltre che sulla Clave, anche su comuni brani di Salsa. Infatti, utilizzando i giusti criteri per capire dove cominciare e come continuare (in questo caso basta sapere dov'è l'"1" musicale e poi seguire le regole sopra descritte) si possono eseguire i Pattern di Guaguancò senza alcun problema anche su brani non necessariamente Guaguanco'. Naturalmente la Clave e gli accenti non sono quelli propri della Rumba e la cosa migliore è sempre esercitarsi su Rumbe vere e proprie, ma in casi estremi da utilizzare come "metronomo occasionale" possono andare bene.
Esistono alcune eccezioni per cui, ad esempio suonando Latin Rock o Musica moderna, si può eseguire il Pattern di Guaguanco' "invertito", cioè in direzione 2-3 (con o senza Clave di accompagnamento) e dunque facendo corrispondere il primo colpo Aperto sulla Conga all' 1 della prima battuta, mentre in genere si sa che corrisponde al primo colpo della seconda battuta cioè a quella da 2. Ciò avviene soprattutto in brani non tradizionali e il tiro è sempre molto elevato e garantito, pur nella consapevolezza che in quel momento stiamo suonando a Clave invertita.
Ci sono anche esempi (parlo di brani interpretati da famosi Maestri) di Guaguancò suonato sulla Clave 3-2, ma portando la figurazione delle Congas in 2-3. Immagino che, evidentemente siano un po' da prendere come una sorta di "licenze poetiche". Come dire… alla fine tutto è relativo.